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Ponte sullo Stretto, le 24 opere “chieste” dal Comune: “Bisogna guardare alla Messina di oggi”

MESSINA – Il sindaco Federico Basile, il vicesindaco Salvatore Mondello e il direttore generale Salvo Puccio hanno presentato al consiglio comunale, durante la seduta odierna della commissione Ponte presieduta da Pippo Trischitta, l’elenco delle 24 opere “chieste” alla società Stretto di Messina. L’amministrazione comunale ha più volte sottolineato l’importanza di “farsi trovare pronti” nel tentativo di sfruttare l’eventuale costruzione del Ponte, ma anche l’intenzione di vigilare su quanto accadrà, soprattutto su un progetto che risale a oltre un decennio fa ed è basato su una città che, intanto, è notevolmente cambiata.

Le 24 opere

Le 24 opere inserite nell’elenco, su cui lo stesso Basile ha annunciato che si confronterà domani con l’ad della Stretto di Messina spa Pietro Ciucci, in visita a Palazzo Zanca, sono di diverso tipo. Nella lista compaiono, in ordine, il completamento dei depuratori di Tono e Mili, il completamento della strada Panoramica dello Stretto nel tratto tra Granatari e Mortelle, la variante alla SP45 a Faro Superiore in direzione Tono, la realizzazione di un’area di protezione civile con sistemi di monitoraggio e allertamento, la sistemazione del Torrente Papardo, la via del mare, diversi progetti sul potenziamento della rete idrica e fognaria (acque bianche e nere), la riqualificazione dell’area di Gazzi, la realizzazione di una nuova caserma dei vigili del fuoco nella zona nord, acquisendo gli immobili dell’ex istituto Marconi.

E ancora: la “rifunzionalizzazione degli ambiti di risanamento della zona sud di Messina destinata all’edilizia residenziale urbana” (si parla di progetti Pinqua e qualità dell’abitare per sbaraccamento e risanamento), l’allargamento della viabilità sul Torrente Annunziata, la metromare tra Tremestieri e Torre Faro, la messa in sicurezza e il ripristino della discarica a Vallone Guidari nella zona del Porto di Tremestieri.

L’elenco delle opere compensative: opere di viabilità e urbanizzazione varie intorno ai siti produttivi di Larderia, la realizzazione della piastra logistica tra San Filippo e Tremestieri, opere di urbanizzazione a Sperone Est, la demolizione e la ricostruzione del ponte di Mili Marina sulla strada nazionale, la rigenerazione della litoranea tra Annunziata e Ganzirri e la manutenzione straordinaria delle strade comunali e provinciali.

Basile: “Bisogna rivedere il progetto”

Il sindaco Basile in apertura di lavori ha spiegato: “L’opera Ponte nell’ultimo anno e mezzo è tornata centrale nell’agenda del governo, con l’iter ripreso in maniera molto rapida. Questa sede è quella opportuna per fare un ragionamento di ampio respiro, visto che con il via libera del Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) si dovrebbe arrivare poi alla cantierizzazione non solo dell’opera ma anche di tutto quello che c’è collegato. Ci troviamo davanti a una situazione straordinaria, che con il via libera del Cipess vedrà la nostra città al centro di diversi ragionamento. Per questo motivo l’amministrazione si deve fare trovare pronta. E per questo motivo le nostre interlocuzioni con la Stretto di Messina spa sono state finalizzate a comprendere come quel progetto di oltre un decennio fa possa essere ancora valido rispetto a una città che è cambiata. Questo è quello che abbiamo fatto già dai primi colloqui a Roma. Sono convito che, se il Cipess dovesse dare un parere favorevole, il giorno dopo la nostra richiesta sarà quella di rivedere aspetti progettuali che non dialogano con un territorio mutato”.

Il sindaco: “Nel vecchio progetto anche l’aeroporto del Mela”

Poi il sindaco è andato alla parte centrale: “Nel vecchio elenco delle opere compensative c’era l’aeroporto del Mela. Ma è chiaro che le cose siano molto diverse rispetto al passato. Le opere che abbiamo individuato noi tengono conto delle peculiarità attuali. Cito subito un tema, quello dell’acqua. Abbiamo presentato oltre 100 milioni di euro di progetti, con 20 milioni trovati dall’amministrazione e tanti altri progetti che non sono stati finanziati. Abbiamo voluto inserire con forza tra le opere compensative il completamento di quest’aspetto, per ridurre la vulnerabilità dell’acquedotto e non solo. Questo la città ci chiede e credo sarà condiviso da tutti come principio. Abbiamo fatto anche un ragionamento legato al tipo di opera non guardando al suo valore. Questo elenco lo abbiamo creato guardando alla sostanza, non ai tetti massimi di spesa. Abbiamo pensato a 24 interventi, alcuni a completamento rispetto a quanto si sta già facendo, dividendoli per priorità e guardando a quelle che il governo ha definito anche opere anticipate, cioè quelle che possono partire prima della cantierizzazione”.

Basile: “L’opera non va subìta”

Tra le opere citate ci sono anche la manutenzione strade, il completamento del depuratore di Mili e di quello di Tono, un “sistema di collegamento parallelo a quello che abbiamo” e cioè la “metromare”. Una “terza via che colleghi il centro a Torre Faro, che farà parte delle opere all’interno del ponte stesso”. In questo ragionamento, ha proseguito Basile, “abbiamo inserito anche la rivalutazione di immobili comunali e non solo, prevedendo anche la possibilità di realizzare un distaccamento dei vigili del fuoco nella zona nord della città. È chiaro che servono sistemi di sicurezza diversi per un’opera simili. Tutte queste sono opere legate alla realizzazione del Ponte e hanno un grado di priorità superiore rispetto a tanti altri ragionamenti legati alla programmazione della città”.

Martedì incontro con l’ad Ciucci a Palazzo Zanca

Il primo cittadino ha poi citato anche “la via del mare fino a Tremestieri” e sottolineato che “domani alle ore 11 ci sarà il dottor Ciucci a Messina (amministratore delegato della società Stretto di Messina, n.dr.) e ci confronteremo anche su questo elenco che abbiamo stilato. L’intendimento dell’amministrazione è mantenere una posizione attenta su queste opere per garantire un servizio adeguato alla città”. E infine: “Questo progetto non ha parlato con la città, ma sta andando avanti nonostante i piccoli freni messi dagli strumenti amministrativi. Se ci sarà l’ok del Cipess sarà un sigillo per il ponte. Ma l’opera non deve essere subìta, il contenuto deve essere discusso. Il Cipess arriverà in due, tre o quattro mesi? Tutto quello che viene dopo deve essere rivisto in base alla nuova conformazione della città”.

Dopo Basile, è brevemente intervenuto il direttore generale Salvo Puccio, che ha sottolineato più volte che il Comune vuole essere reso partecipe del processo. Un concetto ribadito anche dal vicesindaco Salvatore Mondello, che ha risposto ai tanti chiarimenti chiesti dai consiglieri. A intervenire in dibattito, infatti, sono stati tanto i consiglieri di centrodestra Libero Gioveni (FdI), Giuseppe Villari (Prima l’Italia) e Giandomenico La Fauci (Ora Sicilia), quanto quelli legati ai gruppi di Basile, Salvatore Papa (Sud chiama Nord), Giuseppe Schepis (Basile sindaco) e Raffaele Rinaldo (Con De Luca Per Basile) e quelli del centrosinistra, con Alessandro Russo del Pd.

Si è parlato anche dello svincolo di Giampilieri, di quello di Curcuraci, delle rampe Giostra-Annunziata e dei dissalatori.