Interviste con l’attivista Antonio Mazzeo, Tonino Cafeo (Sinistra italiana), il consigliere Renato Coletta e Laura Giuffrida (Partito democratico), Cristina Cannistrà, coordinatrice provinciale del Movimento Cinquestelle
MESSINA – “Con il ponte il territorio sarebbe devastato. E ci sarebbe un enorme spreco di denaro pubblico. Si tratta di un progetto non sostenibile sul piano ambientale ed economico. E un inferno per Messina”. Una manifestazione per ribadire le ragioni del “no” al ponte sullo Stretto. Una significativa partecipazione da piazza Cairoli a piazza Unione Europea, considerando pure la data del 12 agosto, per un corteo animato da tanti movimenti, musica e interventi. E che ha “risvegliato” la Messina centro sonnolenta dei pomeriggi d’agosto.
“No al ponte e la mobilitazione continua. No alla grande opera, sì a infrastrutture e sanità per il sud e e la Sicilia. Una follia pensare al ponte mentre la Sicilia brucia per gli incendi e si potrebbe riprendere il progetto di velocizzare i trasporti marittimi”: è questo uno dei concetti che è stato ribadito nelle interviste ai manifestanti. Un secondo corteo dopo quello del 17 giugno a Torre Faro.
Nel frattempo, il ministro Salvini annuncia i primi cantieri per il 2024.