Ponte sullo Stretto, "porto di Gioia Tauro scalo di stoccaggio per il cantiere"

Ponte sullo Stretto, “porto di Gioia Tauro scalo di stoccaggio per il cantiere”

Redazione

Ponte sullo Stretto, “porto di Gioia Tauro scalo di stoccaggio per il cantiere”

sabato 30 Novembre 2024 - 08:30

Per il Comitato "Ponte subito" è una buona notizia, come il progetto di accesso turistico ai piloni

Altra giornata importante nell’iter realizzativo per il Ponte sullo Stretto: sono state ufficializzate due novità di enorme rilevanza nell’ottica dell’apertura dei cantieri e nella prospettiva di realizzazione dell’opera“. Il Comitato Ponte Subito esprime “grande soddisfazione per le due notizie ufficializzate nelle ultime ore dall’Autorità di Sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio e dal Comune di Messina, relativamente alla sinergia tra la Società Stretto di Messina e il porto di Gioia Tauro come scalo di stoccaggio per il cantiere, e all’inserimento nel progetto definitivo dell’accesso ai trasversi del Ponte per i turisti”.

Si tratta – prosegue il Comitato Ponte Subito, che da oltre 16 anni si batte per la realizzazione dell’opera – di notizie dalle ricadute enormi. La comunicazione dell’Autorità di Sistema portuale sulle innovative soluzioni che consentiranno di utilizzare il porto di Gioia Tauro come scalo di stoccaggio dei conci prefabbricati e delle bobine dei cavi per la costruzione del Ponte ha una duplice valenza, perché i lavori non intaccheranno minimamente l’operatività portuale e perché gli enti e le istituzioni hanno trovato una via di dialogo preferenziale per l’obiettivo comune in un contesto in cui questa notizia materializza, in modo sempre più concreto, quanto sia imminente l’inizio dei lavori”.

Per quanto riguarda invece l’inserimento nel progetto definitivo dell’accesso turistico ai trasversi dei piloni, “si tratta di un grande sogno che si realizza e che consentirà di dare al Ponte sullo Stretto ulteriore valore. Sarà come la Tour Eiffel’, hanno detto in commissione, e ci siamo emozionati. Anche la Tour Eiffel, infatti, fu inizialmente contestata e osteggiata dai parigini più retrogradi e reazionari. Oggi è diventato il simbolo e la principale attrazione turistica di una delle città più importanti del mondo e siamo convinti, come dichiarato pochi giorni fa dal ministro Salvini, che dopo la realizzazione dell’opera tutti i contrari scompariranno e – anzi – vivaddio – saranno i primi a beneficiarne”.

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