La scadenza era fissata al 4 aprile ma, a quella data, non è arrivata nessuna offerta. E’ andata deserta la gara per la concessione quindicennale della gestione commerciale del pontile di Giammoro.
E allora cosa succederà adesso? L’Autorità Portuale dello Stretto di Messina aveva già pronto il piano B. “La renderemo disponibile come banchina pubblica – dice il presidente Mario Mega – consentendone l’utilizzo alle imprese portuali già autorizzate dalla legge 84/94 o a quelle che chiederanno l’autorizzazione oltre che a quelle che sono iscritte al registro ex articolo 68 del Codice della navigazione, analogamente a quanto già avviene per la banchina XX Luglio di Milazzo e per tutte le altre banchine commerciali dei porti dell’Autorità di Sistema”.
Cosa cambia rispetto alla concessione della gestione? “In questi casi – prosegue Mega – l’impresa non ha alcun privilegio nel disporre della banchina e dei piazzali retrostanti in quanto saremo noi ad assegnarli dopo che la Capitaneria di Porto avrà autorizzato l’ormeggio della nave che dovrà operare”.
Prima, però, si dovranno realizzare alcuni interventi che non erano previsti in progetto. “L’impianto di illuminazione ed i cancelli per la delimitazione delle aree di security – conclude il presidente -. Non è previsto alcun intervento, invece, per quanto riguarda le gru, che dovranno essere messe a disposizione, volta per volta, dall’operatore autorizzato ad operare”.