“Chi continua a criticare non avanza nessuna proposta alternativa, continua ad essere contro alla raccolta differenziata a prescindere”. Così il presidente di Messina Servizi, Giuseppe Lombardo, aveva risposto a quattro associazioni che avevano definito “assurda” l’ordinanza che dà il via al porta a porta anche in centro città, almeno nella parte da viale Giostra a piazza Antonello.
Un cittadino nostro lettore, Mario Galletta, ha colto la palla al balzo per avanzare una proposta alternativa, così come chiesto da Lombardo.
“La soluzione è presto detta – scrive -, quella che dovrebbero trovare i nostri amministratori che sono demandati a risolvere i problemi della città e non aspettare che siano i cittadini che si sostituiscano a loro. Dietro stupide ipocrisie con le quali ci si difende quali paladini pronti a salvare il mondo, per contro, si crea maggior inquinamento acquistando montagne di plastica per carrellati e bidoni. Sarebbe sufficiente ripristinare e mantenere per le strade e non nelle case e nei negozi i cassonetti di metallo (materiale non inquinante) con differenziazione dei colori affinché si possa conferire secondo la tipologia di rifiuti, attivando una seria e capillare vigilanza per l’applicazione di sanzione nei casi dovuti e l’istallazione di telecamera ove è possibile. Si eliminerebbe la vergogna di tutti questi contenitori di plastica (inquinanti) sparsi in ogni angolo delle strade, posizionati alla meno peggio, invadendo anche spazi di terzi, lasciati lerci, con catene e nastri adesivi, rubando spazi anche per il semplice transito del pedone e bloccando quello dei disabili (qui il paladino del rispetto altrui dov’è?)”.
Un problema di costi, secondo il nostro lettore, oltre che di disagi e mancanza di decoro. “Al costo sostenuto dalla comunità, che anziché vedere diminuire la Tari quale beneficio della differenziata, si continua a spendere soldi per l’acquisto di plastica su plastica, i cittadini devono farsi carico di altre spese per far portare fuori e ritirare i carrellati o i bidoni, obbligati a consegnare le chiavi a terzi sconosciuti per il servizio, riducendo la sicurezza delle nostre case e incrementando liti condominiali per la collocazione dei bidoni, tipo di servizio scelto e per le multe per errori di conferimento. Non si è capaci di dare un arco orario in cui passano per la raccolta per potersi regolare come gestire i propri contenitori mentre per chi dovrà personalmente mettere fuori dal portone bidoncini o sacchetti viene imposto un orario estremamente ridotto e notturno, disagevole per tutti e soprattutto anziani e donne sole diventando facile preda di malintenzionati. Mentre, in termini di igiene, quei bidoni saranno, con i loro effluvi, calamite per insetti, scarafaggi, topi, cani e gatti che non mancheranno di urinarci o cacarci di sopra… e nella speranza che nessun drogato o altri non ci butti la sua siringa o altro (comprese mascherine infette). Bidoni che poi il cittadino si riporterà dentro la propria abitazione. Sicurezza, igiene, disagio per l’orario, odi condominiali e costi che non dovrebbero esserci ai già tanto vessati cittadini nascono da tanto insensato sistema di raccolta dietro il paravento di frasi fatte come:《Per un mondo migliore!》… migliore di che??? Senza tener conto delle diversità e necessità di situazioni che si creano nella gestione della vita di ciascuno di noi in caso di orari e turni di lavoro diversi, disagi fisici, condizioni economiche, necessità di partenza e non poter conferire quanto di poco igienico ci resta in casa. Peraltro, per l’indifferenziata, è insensato poter buttare la carta del pesce, dei pannolini e pannoloni ecc. una volta alla settimana”.
“E’ stupido dire che fanno così anche in altre città. Il gratuito buonismo non giustifica che ciò che fanno in tanti, se non va bene, lo debbano accettare tutti. È come ammettere di essere senza cervello. Invece ci sono altre città fra cui alcuni Municipi di Roma che adottano, per l’appunto, i tradizionali cassonetti con i coperchi colorati per suggerire cosa raccolgono, con la possibilità di conferimento h 24 per tutti i giorni dell’anno di qualunque tipologia di rifiuto rispondendo così alle necessità dei cittadini in tutte le sue varianti, come in parte sono già state sopra rappresentate. La regola più elementare di una società civile è che le istituzioni rendano serena la vita del cittadino e non che il popolo sia schiavo di ingiustificati e macchinosi sistemi che ne esasperano la sua civile e decorosa convivenza”.
In città sono rimasti pochi cassonetti per la raccolta differenziata, anche questi dovrebbero essere rimossi in vista del porta a porta. Ecco come sono stati tenuti finora, pieni di rifiuti e non svuotati. La foto è stata scattata in via Garibaldi, ieri, 21 dicembre 2020.