L’imminente avvio della raccolta porta a porta anima il dibattito di questa estate messinese. L’attenzione dei cittadini è inevitabilmente altissima. Tra comprensibili dubbi, domande, incertezze, paure e necessità di essere preparati all’avvento di questa rivoluzione, c’è anche chi continua a lamentare un atteggiamento di chiusura da parte dell’amministrazione De Luca.
E non si tratta solo degli amministratori di condominio, che in queste settimane hanno cercato di intavolare un dialogo per superare i tanti problemi che hanno segnalato in ottica porta a porta.
A chiedere ascolto sono anche Confconsumatori e Konsumer Sicilia. Le due associazioni dei consumatori evidenziano ancora una volta come questa Amministrazione «non ami il dialogo ed il confronto con la città, arroccata com’è nelle proprie aprioristiche verità, incurante dei disagi che le stesse possono portare alla cittadinanza».
E ricordano i precedenti. «Così è stato in occasione della notifica di migliaia di cartelle per l’IMU del 2013, molte rivelatesi errate, avvenuta senza una preventiva iniziativa di comunicazione ai cittadini e di confronto con le associazioni dei consumatori. Così è stato anche per l’introduzione dello Shuttle, avviato da un giorno all’altro senza alcun preventivo avvertimento circa la modifica o la cancellazione di alcune linee del bus».
Adesso per il presidente di Confconsumatori, Fulvio Capria, e per la coordinatrice provinciale di Konsumer Sicilia, Linda Paparone, anche per il servizio di raccolta porta a porta l’Amministrazione è stata sempre sorda ad ogni richiesta di dialogo e di approfondimento per affrontare e possibilmente risolvere alcune delle criticità che già si manifestano sulla carta.
Lo stesso affondo viene indirizzato anche ai vertici delle partecipate, quindi in questo caso al presidente di MessinaServizi Pippo Lombardo. «Analogamente sordi, anch’essi evidentemente incanalati sul medesimo modus operandi di chiusura totale messo in atto dall’Amministrazione Comunale, mossi da un presunzione di infallibilità che spesso, com’è dato vedere, ha portato a risultati assai scadenti ed a danno dei cittadini» dicono senza mezzi termini.
Confconsumatori e Konsumer prendono atto di “tale censurabile atteggiamento” da parte di chi gestisce la cosa pubblica, ricordando che “pubblica” significa di tutti e non dei governanti. E di fronte a questa situazione non solo tornano a chiedere un’apertura al confronto ma promettono di tenere i riflettori accesi sull’operato dell’amministrazione, nell’interesse della città.
F.St.