MESSINA – Dopo la bonifica dell’arenile il primo intoppo: circa 700 massi artificiali nel sottosuolo. Sono stati scavati ed estratti ma sono emerse diverse condizioni geotecniche. Ecco perché è stato necessario avviare le procedure per la redazione di una variante strutturale del progetto del nuovo porto di Tremestieri, che prevede la revisione della tipologia di fondazioni della banchina portuale.
Il vicesindaco Salvatore Mondello l’ha detto al segretario del sindacato Fast Confsal, Nino Di Mento, nel corso di un incontro per fare il punto sui lavori.
Il responsabile unico del procedimento, l’ing. Vito Leotta, ha spiegato che la variante sarà pronta in due mesi, subito dopo i lavori potranno finalmente andare a regime. Si è quindi in ritardo di qualche mese sulla tabella di marcia.
E’ regolarmente in corso, invece, il dragaggio, col ripascimento libero a nord del porto. A breve via anche alle operazioni di ripascimento protetto che, insieme alla trappola delle sabbie prevista a sud, dovrebbe far concludere, finalmente, i fenomeni di insabbiamento del porto.