MESSINA – Rifiuti nel sottosuolo su un’area di circa 30mila metri quadri. Nei primi cinque mesi di lavori per il nuovo porto di Tremestieri, è stata fatta una bonifica ambientale, oggi alle fasi conclusive, dopo la caratterizzazione, la cernita e il conferimento in discarica.
Il dragaggio in corso, invece, è solo una parte del dragaggio complessivo limitatamente al ripascimento libero che si sta effettuando a nord del porto. Ecco perché continua ad entrare sabbia nel vecchio porto.
Se n’è parlato ieri nel corso di un incontro al quale hanno preso parte il vicesindaco Salvatore Mondello, il responsabile unico del procedimento Vito Leotta, il direttore dei lavori Pietro Certo e i rappresentanti del sindacato Fast Confsal (Di Mentro, Pellegrino, Turiaco e Di Bua), coi quali si è deciso di costituire un tavolo permanente per il monitoraggio dei lavori.
La bonifica, e quindi questa prima fase, dovrebbe terminare entro aprile.
A maggio si avvieranno anche le operazioni di ripascimento protetto che consentiranno di portare a regime anche la produzione giornaliera di quantitativi di sedimenti dragati a sud dell’approdo esistente. Insieme alla realizzazione della trappola sud da realizzarsi con il nuovo approdo, ciò costituisce l’azione preventiva, prevista a progetto, sui fenomeni di insabbiamento dell’attuale approdo.