Dal centro- destra arriva un no convinto alla realizzazione di hotspot a Messina
Nella conferenza stampa che si è svolta nella saletta commissioni di Palazzo Zanca si sono seduti attorno allo stesso tavolo Forza Italia, Movimento Nazionale per la Sovranità, Scuola Politica, Noi con Salvini e Federazione Nuova Destra e hanno ribadito in maniera compatta la propria contrarietà a quel particolare centro per migranti in cui le persone appena sbarcate vengono trasferite per le operazioni di identificazione, fototesseramento e prelievo, anche forzato, delle impronte digitali, ai fini di uno screening che distingua i richiedenti asilo dalle persone destinate al rimpatrio.
Nei giorni scorsi il capo della polizia, Franco Gabrielli, ha annunciato, durante l’ audizione alla commissione d’inchiesta sul sistema d’accoglienza dei migranti, la realizzazione di un hotspot anche Messina , che andrebbe ad aggiungersi a quelli di Lampedusa, Pozzallo, Trapani e Taranto. Il luogo prescelto sarebbe la caserma di Bisconte.
Il consigliere comunale Piero Adamo ha subito precisato: «Non chiamateci razzisti o xenofobi, noi riteniamo che il tessuto sociale messinese sia così fragile da non poter sostenere una struttura come l’Hotspot. Siamo contrati solo per questo».
Nonostante da giorni l’amministrazione comunale si affanni ad evidenziare che il suo modello di accoglienza non sono gli hotspot ma gli sprar, il capogruppo di Forza Italia Pippo Trischitta ha parlato di accordo tra il sindaco Accorinti ed il Governo, con l’hotspot che sarebbe il prezzo da pagare per vare ottenuto la sottoscrizione del protocollo d’intesa sul palagiustizia, da realizzarsi all’ intreno dell’ex Ospedale militare.