“Non solo la sentenza del 24 ottobre 2017 che ha dato ragione a 9 lavoratori attribuendo loro il parametro 193 e che dovranno essere risarciti di circa 150.000 euro, ma a questa ve ne era stata una precedente del 22 febbraio 2017 che ha visto soccombere Atm contro altri 7 dipendenti che invece dovranno essere risarciti di circa 100.000 euro”.
Il consigliere comunale Libero Gioveni, dopo aver lanciato l’allarme il 3 novembre scorso sugli effetti negativi che la sentenza n. 1286 potesse avere sulle casse dell’azienda trasporti, adesso, nel tirare fuori quest’altra precedente sentenza del Tribunale di Messina, ha chiesto che venga trattato urgentemente il “caso ATM” in Commissione Bilancio.
Di questo passo, considerando anche gli interessi, le rivalutazioni monetarie e le spese legali, si rischia di aprire una voragine, afferma preoccupato Gioveni. “Siamo alla soglia dei 250.000 euro da sborsare a dei lavoratori che legittimamente hanno avuto riconosciuto un diritto dal Giudice del Lavoro per procedimenti già andato in giudizio, ma mi risulta che siano ancora tanti i contenziosi in corso, che a questo punto rischiano di creare davvero un buco di bilancio grande quanto una casa”
Per Gioveni è necessario approfondire in aula quanti e quali ancora siano i contenziosi in corso, cercando di capire e valutare con i vertici Atm se per l’azienda a questo punto sia più conveniente transigere anziché “intestardirsi” a combattere battaglie già perse in partenza sulla base di questi precedenti che l’hanno vista inesorabilmente soccombere.
“Potrebbe vacillare anche il piano di riequilibrio pluriennale – prosegue preoccupato l’esponente del gruppo Misto – la cui sostenibilità, come è noto, è costantemente monitorata, per cui occorre realmente capire se questi debiti improvvisi possano inficiare un piano finanziario di rientro avviato e rimodulato, su cui l’intero Ente (con creditori al seguito) si gioca il suo futuro. Pertanto, a seguito della mia richiesta fatta in Commissione Bilancio, auspico che al più presto il neo Consiglio d’Amministrazione di Atm possa chiarire in Aula l’attuale posizione debitoria dell’azienda trasporti rispetto ai fatti citati e come, da qui in avanti, intenderà agire rispetto ai contenziosi pendenti”.