Finito il lavoro più importante. Dopo 7 anni e 4 mesi, Giampilieri è sicura. FOTO

1 ottobre 2009 – 1 febbraio 2017. 7 anni e 4 mesi dopo l'alluvione, ora il territorio di Giampilieri è in sicurezza. Lavori imponenti, da circa 50 milioni di euro (compresi quelli realizzati a Scaletta) che, almeno in minima parte, dovevano essere realizzati prima di quella tragedia. In Italia, purtroppo, è un classico che si intervenga dopo. In questo caso, però, almeno si è intervenuti bene, grazie al lavoro della struttura commissariale regionale per l’emergenza e del Genio Civile di Messina.

L’ultimo cantiere, da 4 milioni, era quello di via Puntale, il centro dell’alluvione. Ora le opere strutturali relative al collegamento idraulico tra il canale di gronda, il canale fugatore e le strutture di raccordo idraulico con il torrente Giampilieri sono state completate e si garantirà la funzionalità idraulica dell'intero complesso di opere emergenziali. Si tratta del lavoro più importante, progettato dal Genio Civile con la consulenza della direttrice del dipartimento di Ingegneria Idraulica dell’Università di Palermo, la prof. ssa Donatella Termini, iniziato in ritardo per le difficoltà legate agli espropri, poi i resti delle case sono stati abbattuti. I proprietari delle case rimaste in piedi (che dal 2012 pagano affitto a spese proprie), invece, potranno presto farvi rientro, ma dovranno valutare cosa fare.

Non solo messa in sicurezza. Chiuso questo capitolo, l’obiettivo è quello di proseguire con altre opere di riqualificazione, in particolare in piazza Pozzo, via Michelangelo Rizzo, piazza Chiesa e altre zone vicine. Dallo scorso mese di ottobre, è stato inaugurato il campetto in erba sintetica, donato dalla Caritas e gestito dalla parrocchia. Un altro simbolo della rinascita di Giampilieri.

(Marco Ipsale)