La situazione ambientale della Valle del Mela approda al Ministero dell’Interno

Sono passati quasi 15 giorni dall’incendio divampato all’interno della Raffineria di Milazzo; tanti i poitici che in queste due settimane hanno espresso la loro preoccupazione per la situazione ambientale e promesso azioni. Ieri mattina i Portavoce M5S alla Camera Francesco D’Uva, Alessio Villarosa e Tommaso Currò hanno incontrato, unitamente ad altri deputati, il Ministro dell’Interno Angelino Alfano discutendo a lungo sulla questione sicurezza.
“E’ necessario – hanno dichiarato i PortaVoce 5 stelle – fare pressioni sull’azienda Ram affinché aumenti i controlli e non escluda l’utilizzo di nasi elettronici. L’obiettivo non deve esser quello di creare allarmismi tra la popolazione bensì di garantire, attraverso controlli minuziosi e mirati, la massima sicurezza per chi vive in quelle zone”.
L’attenzione è stata poi posta sul piano di gestione del rischio; secondo Currò “è assente o inadeguato e manca l’ informazione e il coinvolgimento dei cittadini”.
“La notte dell’incendio – ha aggiunto il barcellonese Villarosa – si è levata una nube visibile fino a Barcellona, a circa 12-13 km di distanza. E’ necessario verificare l’A.I.A. e porre una lente di ingrandimento sull’ARPA, oltre a mettere in atto un immediato focus sulla manutenzione dello stesso impianto”.
Villarosa invece si è soffermato sulla Direttiva Seveso, sottolineando come “dovrebbe essere aggiornata e, invece, non lo è. Inoltre, dai documenti che regolano la manutenzione, pare che il serbatoio 513necessitava di manutenzione”.
“E’ necessario – hanno concluso i PortaVoce – avviare nell’area milazzese i monitoraggi degli odori. La situazione ambientale è difatti una realtà caratterizzata da elettrodotti vecchi e nuovi, da un’industria chiusa di amianto e dalla presenza della raffineria. Per questo il Ministero ha il dovere di impegnarsi, così come l’Istituto Superiore di Sanità al quale chiediamo un controllo sanitario sui cittadini”.