«Riteniamo molto grave che i rappresentanti di questo consiglio comunale, chiamati peraltro ad esprimersi su tale atto, siano stati tenuti all’oscuro di tutto e abbiano saputo del fatto solo a mezzo stampa. Per questo, se tutti i colleghi sono d’accordo, rinvierei la trattazione del punto a lunedì chiedendo la presenza del dirigente». Accolta senza alcuna obiezione la proposta del presidente di sessione del Consiglio comunale Giuseppe Trischitta, sulla trattazione della delibera riguardante la stazione di rifornimento di San Licandro, in seguito alla “scoperta” della sentenza di accoglimento del Tar al ricorso presentato dalla società Helios Petroli. Come anticipato ieri (vedi correlato), secondo i giudici il civico consesso è chiamato ad esprimersi sull’atto, in caso contrario, per la conclusione dell’iter amministrativo, si ricorrerà ad un Commissario Ad Acta, individuato nel segretario comunale del comune di Barcellona Pozzo di Gotto.
Seduta importante, dunque, quella del prossimo lunedì, così come importante sarà l’intera settimana: il consiglio della V circoscrizione, insieme a Palazzo Zanca destinatario del ricorso, ha fissato una nuova assemblea popolare nei locali della parrocchia di San Licandro per dare l’ennesima dimostrazione dello sdegno e della rabbia di un intero quartiere. Per la circoscrizione, infatti, la questione non riguarda più solo il “caso distributore”, ma una complessiva gestione amministrativa e politica del territorio che lascia a desiderare perché basata sull’irresponsabilità e su pochi, rilevanti interessi privati. Questo, in estrema sintesi, il “cuore” dell’analisi proposta dal presidente del quartiere Russo; una riflessione amara, soprattutto alla luce del silente comportamento assunto da Palazzo Zanca: « A tale riguardo – si legge nella nota – ci si chiede perché una così rilevante comunicazione non sia stata resa di dominio pubblico in tempi e modi adeguati: occorre che chi di competenza risponda e lo faccia adeguatamente».
Russo, come prevedibile, stigmatizza soprattutto l’atteggiamento assunto dall’assessore Corvaja: «Perché il rappresentante della giunta, nel corso di quest’anno, soprattutto a seguito della prima assemblea popolare tenutasi a San Licandro, nonostante avesse rassicurato la cittadinanza sul fatto che la Giunta avrebbe ritirato la delibera e la avrebbe modificata per venire incontro alle esigenze del territorio, non si è mosso? Perché non ha convocato la parte privata (“Helios Petroli”) per proporre loro delle alternative progettuali, come lo spostamento dell’area di intervento a circa 300 metri più in alto su Viale Sciascia, in territorio comunale inutilizzato, ove non sarebbe stato necessario sbancare la collinetta e distruggere qualche ettaro di agrumeto?». Per Russo la politica deve smettere di trincerarsi dietro i pareri forniti dai dipartimenti tecnici, perché, afferma «la politica deve saper indirizzare la tecnica, indicando la strada di prospettiva futura della comunità locale, e non farsi indicare dalla tecnica ciò che si può o non si può fare».
In attesa che il consiglio comunale scelga la strada da seguire, anche se a questo punto non è da escludere una “non decisione” e dunque l’arrivo del commissario, il quartiere si sta muovendo per capire se e cosa fare dal punto di vista giudiziario. Il presidente spiega che la circoscrizione si è rivolta ad un legale a cui è stato chiesto un parere sulla vicenda. «Non so come andrà a finire – conclude con amarezza Russo – ma anche nel caso in cui perderemo la nostra battaglia, l’unica vera sconfitta sarà un’amministrazione incapace di assumersi il coraggio delle scelte che la politica è chiamata a sopportare». (ELENA DE PASQUALE)