L’automobilista messinese non smette di… stupire!
Dopo il “caso” della moto di grossa cilindrata non multata dagli ausiliari del traffico in Piazza Don Fano nonostante occupasse un “parcheggio blu” sfornita di “Gratta e sosta”, ecco un nuovo “geniale sistema” che non può non lasciare esterrefatti.
Teatro dell’ennesimo cattivo esempio di educazione stradale è stata, ieri mattina, la via Giovanni da Procida, strada a monte della via XXIV Maggio, alla quale si accede dalla via Dina e Clarenza che collega Piazza Basicò alla Circonvallazione.
Qui, un’autovettura regolarmente posteggiata in modo parallelo al marciapiede, ma con la parte posteriore “a muro”, è stata praticamente “sequestrata” da un’altra macchina lasciata in sosta con il muso sulla banchina: in verticale, avete capito bene, perpendicolarmente rispetto allo stesso marciapiede…
Sul parabrezza, però, era stato apposto, in bella vista, un bigliettino: “Chiamatemi al cellulare…”. Come dire: maleducata sì, ma fino a un certo punto. Quasi a fornire una piccola “lezione” di buonsenso…
Eh sì, perché, dopo “solo” una decina di minuti dalla telefonata “obbligata” da parte dei due amici “sequestrati”, tra l’altro sotto una pioggia battente, una gentile signorina, apparsa quasi come un “miraggio” dopo aver scalato la sottostante gradinata e scusandosi per l’accaduto, ha ripagato chi attendeva con un bel sorriso… “Pazienza!” è stato il commento dei due… Ma speriamo non accada ancora…
Cesare Giorgianni