L’appello della Consulta nazionale anti-usura ai Parlamentari: misure urgenti

Allo scopo di contribuire alla individuazione delle priorità per fronteggiare le sofferenze delle famiglie, causate dal sovraindebitamento, dall'usura e dall'azzardo, la Consulta Nazionale antiusura ha trasmesso una nota congiuntamente ad un appello ai Parlamentari affinché la condizione di sofferenza di milioni di famiglie italiane, molte delle quali scivolate allo stato di povertà per debiti senza ritorno, sia presa in carico negli impegni di programma e di amministrazione.

Oggi in Italia ci sono circa 10.000.000 di persone in condizione di povertà relativa e che contemporaneamente sono esposte al rischio di usura. Servono misure finalizzate a prevenire le patologie connesse alla condizione di povertà. Bisogna rimettere la dignità della persona al centro delle scelte legislative. La Consulta Nazionale Antiusura, quale espressione di concreta solidarietà della CEI, promuove la tutela della dignità della persona attraverso la promozione di una cultura anti-debito ad iniziare dal contrasto alla diffusione indiscriminata del consumo di gioco d'azzardo anche legale. Le Istituzioni più sensibili hanno immediatamente colto il segnale e con misure adeguate hanno assicurato sostegno diretto e concreto. Ma non basta, servono misure strutturali a carattere nazionale.

Non si possono più rimandare alcune decisioni di merito per rendere pienamente operativi gli strumenti di legge adottati per tre tipologie di interventi: la solidarietà a tutte le vittime dell'usura e dell'estorsione; la prevenzione del rischio usura; la reintegrazione sociale ed economica per le famiglie in stato di sovraindebitamento cosi come determinato dalla L. 3/2012.

Il valore morale dell'impegno contro usura, estorsione e gioco d'azzardo, reso ancor più avvertito dalle vibranti parole di Papa Francesco, che ha ricevuto i rappresentanti della Consulta Nazionale Antiusura in Udienza privata il 3 febbraio scorso, deve diventare priorità dell'agenda politica e dell'agire politico. Per questo agli apicali esponenti delle Istituzioni repubblicane e agli Onorevoli senatori e deputati si chiede:

1-di estendere anche a tutte le persone fisiche, (non mantenendola come un ottuso appannaggio a uso dei soli operatori economici), l'opportunità di accedere alle provvidenze previste dall'art. 14 della Legge antiusura. La scelta di riservare il "Fondo di solidarietà" esclusivamente a costoro si è rivelata profondamente sbagliata e anacronistica oltre che incostituzionale.

2-di rifinanziare costantemente il "Fondo per la prevenzione del fenomeno dell'usura" di modo che le Fondazioni come gli stessi Confidi siano in grado di ampliare ancor di più la platea delle persone da sostenere. Tale misura consentirebbe di recuperare al circuito del credito legale i soggetti che per tante ragioni si sono ritrovate in condizione di sovraindebitamento e a rischio usura. Di notevole utilità, poi, sarebbe che fossero proprio le Fondazioni Antiusura ad assumere su di sé la gestione delle crisi, perché portatrici da oltre 25 anni di esperienza di una visione sistemica sulla risoluzione delle crisi economiche di famiglie ed imprese.

3- di intervenire sul fenomeno delle esecuzioni immobiliari (che ammontano a circa 560mila casi), laddove esse riguardino famiglie prive di alternative per l'alloggio. A tal fine, gioverebbe in intervento in favore delle famiglie che per sopravvenuta disoccupazione, malattia ecc… non riescono a pagare le rate dei mutui.

Infine ma non da ultimo, arrivando al gioco d'azzardo, si chiede un impegno speciale affinché si limiti in maniera concreta ed effettiva l'esposizione al rischio dei suoi cittadini, in particolare modo di quelli più vulnerabili, di restare vittime della relativa patologia. Il divieto della promozione pubblicitaria; un'effettiva offerta di presa in carico terapeutica: la predisposizione delle misure giuridiche per il sostegno alle famiglie precipitate in miseria per uno o più congiunti in stato di dipendenza da gioco d'azzardo, questi sarebbero i primi e più urgenti interventi da realizzare.

La Consulta Nazionale Antiusura riconosce il valore dell'impegno di molti Amministratori comunali di buona volontà e di alcune Regioni che quotidianamente si affannano per contenere almeno gli effetti dell'epidemia da gambiing sui propri territori. A essi e alle esperienze positive di cui si sono fatti portatori, la Consulta Nazionale Antiusura assicura e assicurerà incoraggiamento e sostegno, nella convinzione che la centralità della persona e del bene comune, nonché l'effettività dei principi della Carta Costituzionale, si possano e si debbano realizzare.

Mons. Alberto D'Urso Presidente Consulla Nazionale Antiusura