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Presentata Guida ai siti archeologici del Parco Nazionale dell’Aspromonte

In Aspromonte, dove la natura incontra l’Archeologia, i tempi antichi diventano patrimonio del presente. Presentata nella piazzetta delle Tre Chiese della Chiesa di San Francesco a Gerace, la Guida ai siti archeologici del Parco Nazionale dell’Aspromonte, realizzata da Lino Licari, edita da Kaleidon con il fondamentale contributo dell’Ente Parco.

Gli interventi

L’incontro, moderato dal direttore editoriale di “Kaliedon” Filippo Arillotta, ha visto la partecipazione oltre che dell’autore; di Stefano Scaravilli e Andrea Maria Gennaro della Sovrintendenza archeologica, di Domenico Re vicepresidente nazionale gruppi archeologici del Funzionario delegato del Parco Silvia Lottero. Le conclusioni affidate al presidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte Leo Autelitano.

Un lavoro complesso

La Guida – ha spiegato Filippo Arillotta- costituisce un nuovo strumento di conoscenza dell’ Aspromonte. 44 siti archeologici censiti e schedati, oltre 130 pagine di immagini descrittive che connotano la grande passione e minuziosità del lavoro svolto”. Lino Licari, Guida ufficiale del Parco, nel corso degli anni in cammino tra i sentieri e i luoghi più interni dell’Aspromonte, ha osservato e registrato le emergenze storico archeologiche custodite dalla grande montagna calabrese. Ha composto uno strumento finale che sarà utile non solo per i visitatori ma anche per chi voglia approfondire la storia dell’Area protetta.

Volume unico

Il carattere “innovativo del volume per una nuova lettura del territorio” evidenziato dai rappresentanti della Sovrintendenza archeologica Stefano Scaravilli e Andrea Maria Gennaro. Il Funzionario delegato del Parco, Silvia Lottero, invece, ha parlato di “opera meritevole, frutto di un lavoro certosino, di collaborazione tra Enti. Permette il raggiungimento di risultati importanti in chiave turistica ed in questo caso anche editoriale”.

Ricerca e valore

La Guida – ha spiegato il Presidente Leo Autelitano – rappresenta un ulteriore valore di novità per l’Aspromonte. Testimonianza di quanto nell’antichità la nostra montagna sia stata sede di insediamenti e presenza di comunità diversificate. Non una montagna disabitata, selvaggia – ha
proseguito Autelitano nel suo intervento – ma luogo apprezzato, scelto, vissuto e attrezzato con insediamenti, fortificazioni, percorsi interni, conventi. Questa Guida è uno sforzo di ricerca e di valorizzazione che l’Ente Parco apprezza e sostiene. perché accresce ulteriori percorsi di fruizione sostenibile della natura e del contesto ambientale e montano.”

Il futuro del volume

L’opera è innovativa – ha concluso il presidente del Parco – condotta con grande attenzione, rigore e passione da Lino Licari che è riuscito a mettere al centro l’aspetto archeologico assicurando anche un taglio naturalistico, legando i due aspetti in un processo fisiologico”. Lino Licari dopo aver ripercorso le fasi che hanno condotto alla realizzazione della guida ha anche presentato alcune immagini di altri siti già individuati durante le sue attività e che a breve saranno ulteriormente approfonditi e studiati per una possibile ampliamento della Guida, trovando pieno appoggio nei rappresentanti dell’Ente Parco per l’implementazione delle ricerche e della
pubblicazione.