Intraprendenza, coraggio, fiducia, creatività, orgoglio, volontà, identità. E’ da qui che bisogna partire per fare “Buona Impresa”. Martedì, al Palazzo camerale, la presentazione dell’iniziativa della Banca di Credito Cooperativo Antonello da Messina “App Buona Impresa BCC”, finalizzata a promuovere l’imprenditorialità giovanile. “L’Ente camerale – afferma il commissario della Camera di commercio, Franco De Francesco – non può che appoggiare iniziative che hanno l’obiettivo di sostenere l’occupazione dei nostri giovani. Il mondo del lavoro è profondamente cambiato: oggigiorno, avvicinare i giovani all’impresa è essenziale”.
Presente ai lavori anche Giacomo D’Arrigo, direttore generale dell’Agenzia nazionale per i giovani: “L’Agenzia gestisce i fondi Ue destinati alle politiche giovanili per l’Italia. L’obiettivo è quello di far arrivare il più alto numero di risorse nei territori e di avviare collaborazioni e partnership con privati, istituzioni e altri soggetti per far sì che le risorse siano integrate e sviluppino iniziative che facciano da moltiplicatore. In particolare, il nuovo programma europeo “Erasmus + Giovani” favorisce questi percorsi essendo tarati sulla mobilità per acquisire competenze nel mondo del lavoro, sui partenariati strategici e sulla cooperazione per lo scambio di buone prassi al fine di stimolare innovazione per la creazione di imprese sociali giovanili”.
Ad illustrare nel dettaglio l’iniziativa della Banca Antonello, è stato Alessandro Messina di Federcasse. “Si tratta di un’applicazione per smartphone, gratuita e utile, che consente di scrivere il business plan, un documento base da cui partire per realizzare la propria idea imprenditoriale e valutarne concretamente la fattibilità prima ancora di realizzarla”.
Subito dopo, la relazione di Tindara Abbate del dipartimento di Scienze economiche, aziendali, ambientali e metodologie quantitative dell’Ateneo peloritano: “Si investe sulle persone, non sul business plan che, comunque, è uno strumento importante per conoscere queste persone e le loro idee, la loro consapevolezza e il loro coraggio. Provare è essenziale”. Infine, l’intervento di Marco Sigillo, esperto di finanza agevolata e finanziamenti alle imprese; e l’intervista doppia di Sergio Calderone, esperto di start-up, a Francesco Tropeano e Gabriele Puglia che, assistiti dalla Banca Antonello hanno già creato due start-up “Il Mercante di Messina” e “G-Sevenstars”.
Tra gli ospiti della giornata, Claudio D’Audino, consigliere dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Messina; e Dario Caroniti, presidente del Centro orientamento e placement dell’Università. “L’Università di Messina intende realizzare un’interazione degli studenti in formazione con il sistema bancario, le aziende e il management pubblico – sottolinea Caroniti – per orientare le risorse destinate allo sviluppo e alle politiche giovanili. Il fine è quello di destinare i fondi non all’assistenza, ma alla ricerca e alla realizzazione di nuove imprenditorialità che, grazie alla professionalità acquisita e all’innovazione, consentano un reale rilancio dell’occupazione, soprattutto giovanile”.