Venti uomini e venti donne, età media 38,8 anni, tutti alla prima esperienza in politica ma forti di un lavoro sul territorio iniziato due anni fa, certi di avere gli strumenti per risollevare la città. Si è presentata così la squadra che Reset! schiera per il consiglio comunale. Una lista che è espressione fedele del movimento che punta a portare sulla poltrona di primo cittadino Alessandro Tinaglia che oggi ha presentato con grande orgoglio i suoi “compagni di squadra”. “Siamo l’unica lista che ha uguale rappresentanza di genere e non abbiamo avuto neanche troppe difficoltà a comporla perché Reset! è questo. Siamo gli unici ad aver presentato prima del risultato delle urne l’intera squadra di assessori (la cosiddetta squadra dei sindaci) perché ripudiamo qualsiasi logica da manuale Cancelli e andiamo avanti per la nostra strada certi di poter essere gli artefici del cambiamento” ha esordito Tinaglia. Anche tra gli assessori e i candidati nelle circoscrizioni si registra il 40% di presenza femminile, ma non solo perché Reset! propone anche rappresentati delle comunità srilankese, russa e filippina nell’ottica di una vera integrazione multietnica. Le parole d’ordine sono competenza, merito, l’essere persone per bene, conoscenza delle questioni. Perché, ha spiegato Tinaglia, “siamo gli unici che sappiamo come si deve trasformare la città, abbiamo un progetto che parte da ciò che la città ha, abbiamo costruito le nostre 300 proposte in due anni di incontri con la gente, di “tavoli di lavoro” in cui chiunque ha potuto sedere e partecipare, sappiamo come salvare la città dal dissesto e dal crollo”. Il candidato sindaco di Reset! parla anche di quello che sarebbe il dopo elezione. “Se riusciremo a vincere questa sfida contiamo di avviare i nostri progetti entro un anno e di rendere conto passo dopo passo alla città di ciò che stiamo facendo. E se non saremo capaci di fare ciò che abbiamo in cantiere andremo tutti a casa”. Reset! non teme le macchine da guerra dei partiti tradizionali, da sempre con un inattaccabile bacino di voti. “Non vogliamo essere votati da chi sceglie di svendere il proprio futuro, non abbiamo e non abbiamo voluto patronati, circoli e tutte quelle “strutture” tradizionali che servono ad accalappiare voti. Essere liberi ha un prezzo e noi siamo pronti a pagarlo per intero”. Reset! è forte del suo programma ed è in assoluto l’unica “conditio sine qua non” che terranno in considerazione per eventuali futuri accordi in caso di ballottaggio. Archiviata per il momento l’ipotesi di fusione con Renato Accorinti, non è escluso che questo possa accadere se uno dei due gruppi arriverà al ballottaggio e in ogni caso il movimento non chiude le porte a nessuno e, tranne Gianfranco Scoglio e dunque Nuova Alleanza, sarebbero disposti a dialogare con chiunque voglia sposare il Me-Lab che Reset! ha messo su in due anni di lavoro. Per Reset! è davvero tutto pronto, furono i primi a scendere in campo per queste amministrative, i primi a ufficializzare i nomi dei candidati, oggi vogliono ricordare di essere i primi ad avere anche la giunta al completo e con 6 assessori e non 8. Un’eccezione però sarebbero disposti a farla e si chiama Gaetano Giunta. “Se decidesse di correre con noi gli assessori potrebbero diventare 7”.
(Francesca Stornante)