“La condizione in cui versano le ex Province, ora Liberi Consorzi e Città Metropolitane, non è più sostenibile e richiede una risposta politica, altrimenti saranno condannati al dissesto con inevitabili ricadute sui lavoratori e i cittadini”. Lo dichiarano a gran voce la segretaria generale della Fp Cgil Clara Crocè e il segretario del comparto Enti Locali Francesco Fucile direttamente da Palermo, dove oggi si sono dati appuntamento i lavoratori delle 9 ex Province siciliane ormai in balìa del nulla. Tutti insieme in piazza del Parlamento per chiedere all'Ars di stringere i tempi per la definizione della riforma degli enti d'area vasta che versano in condizioni finanziarie drammatiche, senza più finanziamenti per garantire servizi anche essenziali, come il trasporto disabili o la manutenzione delle strade. La ex Provincia regionale di Messina, come tutte le altre province siciliane, rischia di non poter pagare gli stipendi e di assicurare i servizi alla collettività
C’erano anche i messinesi di Palazzo dei Leoni a manifestare per una riforma mai attuata: “E’ inaccettabile che il disegno di legge 1070/A esitato a dicembre dalla I Commissione per l'esame da parte dell'Aula, non sia stato ancora calendarizzato e rimanga fuori dall'ordine dei lavori dell’ARS. Eppure tutti sanno benissimo che lo sblocco della riforma è necessario, oltre che per uscire finalmente dalla gestione commissariale e dare una governance politica e amministrativa agli Enti, anche per rivendicare i finanziamenti da parte dello Stato, prima che sia troppo tardi” hanno ribadito i rappresentanti della Fp Cgil.