I familiari di una donna di 76 anni hanno denunciato ai carabinieri la morte della loro congiunta, Rosaria Conncetta Bertano di Santo Bordonaro. La donna è morta ieri dopo mesi di sofferenze, cominciate dopo il ricovero della donna al Policlinico, nel settembre scorso. Il sostituto procuratore Margherita Brunelli ha ordinato gli accertamenti di rito. Sei mesi fa Rosaria Bertano era caduta dalle scale ed era stata portata dai figli al pronto soccorso del Policlinico, dove era stata operata alla gamba. Tornata a casa, l’anziana signora continuava ad accusare dolori, tanto da rendere necessario un ulteriore ricovero per qualche giorno alla Clinica Ortopedica Cot. Qui i sanitari le hanno consigliato il ritorno al Policlinico. Nei mesi successivi i dolori alla gamba non sono diminuiti e la donna è passata anche dall’ospedale Papardo, per essere dimessa dopo tutti gli accertamenti. Ieri però il ginocchio le sanguinava e i figli l’hanno trasportata d’urgenza al Policnico, dove ha esalato l’ultimo respiro nella stessa giornata. I familiari si sono affidati agli avvocati Giuseppe Carabba ed Elena Cutuli ed hanno chiesto ai carabinieri di fare chiarezza.
In serata è arrivata una nota di precisazione da parte della Clinica Ortopedica Cot che riportiamo integralmente: ” Donna morta al Policlinico: nessun intervento chirurgico In COT.
In merito alla triste notizia apparsa su alcuni organi di stampa, l’Istituto Polispecialistico Cot di Messina precisa che la donna non è mai stata sottoposta ad alcun intervento chirurgico da parte dei nostri medici. E’ vero invece che la paziente, proveniente da altra struttura dove era stata sottoposta ad un intervento alla tibia, è stata ricoverata qualche giorno per un eventuale ciclo di riabilitazione. Come risulta dalla cartella clinica, i nostri stessi medici hanno consigliato un rientro nella struttura medica di provenienza per una nuova valutazione chirurgica del decorso postoperatorio. Nessun collegamento dunque, precisiamo, tra il decesso della donna e la sua presenza nel nostro Istituto”.