Nella città di Messina nel mese di febbraio 2021 si registra un incremento congiunturale dello 0,3% e tendenziale del 0,8% dell’indice dei prezzi al consumo.
I dati, elaborati dall’Istat, sono stati diffusi dal Comune di Messina.
Crescono tendenzialmente rispetto all’anno precedente: prodotti alimentari e bevande analcoliche (+1,3%), bevande alcoliche e tabacchi (+2,7%), abbigliamento e calzature (+0,4%), mobili, articoli e servizi per la casa (+1,3%), servizi sanitari e spese per la salute (+0,5%), ricreazione, spettacoli e cultura (+1,8%), servizi ricettivi e ristorazione (+0,6%), altri beni e servizi (+1,4%).
Decrescono: trasporti (-0,1%), comunicazioni (-2,1%), istruzione (-3%). Rimangono invariate: abitazione, acqua, elettricità, e combustibili.
Gli indici dei prezzi al consumo di febbraio 2021 sono stati elaborati tenendo conto delle limitazioni, differenziate a livello regionale, definite dalle normative nazionali e locali per contrastare la pandemia causata dal Covid-19. L’impianto dell’indagine sui prezzi al consumo, basato sull’utilizzo di una pluralità di canali per l’acquisizione dei dati, ha continuato a consentire di ridurre gli effetti negativi del più elevato numero di mancate rilevazioni sulla qualità delle misurazioni della dinamica dei prezzi al consumo. La nota offre una sintetica analisi dei fattori che hanno contribuito a determinare le dinamiche di prezzo più marcate dei beni e servizi a rilevazione centralizzata nel mese di febbraio 2021:
Prodotti per fumatori: si registra un lieve aumento congiunturale delle sigarette (+0,2%; +3,1% il tendenziale); aumentano anche altri tabacchi (+2,3%; +4,3% il tendenziale), a causa dell’aumento delle accise previsto dalla legge di Bilancio 2021;
Energia elettrica: nel mercato dell’energia elettrica si rileva una diminuzione congiunturale delle tariffe nel mercato libero (-09%; -1,3% il tendenziale);
Farmaci: in aumento dello 0,5% in termini congiunturali (+2,7% il tendenziale) i prezzi dei farmaci di fascia C;
Servizi di telefonia: si registra un leggero aumento congiunturale sia dei servizi di telefonia fissa a banda larga (+0,6%; +2% il tendenziale) sia dei servizi di telefonia bundle (+0,4%; +2,9% il tendenziale), dovuto a incrementi di un operatore per miglioramenti sulla linea;
Servizi di trasporto: nel mese di febbraio si registra un aumento marcato dei prezzi congiunturali dei voli europei (+10,2%; -5,2% il tendenziale), dovuto soprattutto ai voli low cost. Aumentano, sebbene in modo più contenuto, anche i prezzi congiunturali dei trasporti ferroviari nazionali (+0,9%; +21,8%), principalmente a causa di un leggero aumento dei treni generici. Viceversa si registra una diminuzione congiunturale dei prezzi dei voli intercontinentali (-3,5%; +10,9% il tendenziale), dovuta in primo luogo ai voli low cost, e del trasporto marittimo (-0,1%; – 5,2%), dovuta al cabotaggio. Questo mese il prezzo dei voli nazionali è stato imputato con l’andamento dei voli europei;
Cultura: si rileva l’aumento del prezzo congiunturale dei giornali quotidiani, sia quelli a diffusione locale (+0,6%; +1,3% il tendenziale) sia quelli a diffusione nazionale (+06%; +1,9% il tendenziale), per una diversa distribuzione di allegati;
Attività turistiche e ricreative: questo mese gli indici relativi ai pacchetti vacanza nazionali e internazionali e quelli relativi ai parchi di divertimento, agli impianti di risalita, agli stabilimenti balneari e ai parchi nazionali, giardini zoologici e giardini botanici sono stati imputati, essendo l’erogazione di questi servizi limitata a causa delle misure restrittive di lockdown.