Lunedì 3 marzo inizieranno i lavori per la pista ciclabile urbana di Messina. Oggi il sindaco Accorinti ha sottoscritto il verbale di consegna dei lavori, che saranno conclusi entro 4 mesi, per un importo complessivo di 66mila 245 euro, di cui 39mila 950 a base d'asta, comprensivo degli oneri per la sicurezza, e 26mila 295 euro per l'acquisto di attrezzature per l'arredo urbano, già previsto dai proventi contravvenzionali secondo quanto disposto dalla normativa vigente. La ditta aggiudicataria dei lavori è la Zambra snc di Messina, il direttore dei lavori è l'ing. Carmelo Costanzo ed il responsabile del procedimento, l'ing. Mario Pizzino.
E’ la notizia che arriva dalla conferenza stampa odierna, a palazzo Zanca, illustrata dal sindaco, Renato Accorinti, l'assessore alla viabilità ed alla mobilità urbana, Gaetano Cacciola, ed i dirigenti comunali Mario Pizzino e Carmelo Costanzo.
L'intero circuito sarà realizzato in tre fasi distinte cronologicamente: la prima fase, i cui lavori sono stati consegnati oggi, riguarda l'anello stradale, percorribile solo in senso orario, compreso tra viale Boccetta e via Tommaso Cannizzaro. Il percorso partirà all’incrocio tra viale Boccetta e via Garibaldi. All’altezza di largo San Giacomo, proseguirà sulla corsia preferenziale di via Cesare Battisti fino all’incrocio con via Tommaso Cannizzaro. Qui risalirà fino al corso Cavour dove poi si potrà tornare indietro fino al viale Boccetta e scendere fino al punto di parenza.
La seconda fase riguarderà la parte dell'intervento cofinanziato dal Ministero dell'Ambiente. Il percorso proseguirà in direzione nord in entrambe le carreggiate di via Garibaldi tra il viale Boccetta e piazza Castronovo; in direzione sud, invece, su entrambe le carreggiate del viale San Martino e, parallelamente, sulla corsia preferenziale di via Cesare Battisti compresa tra via Tommaso Cannizzaro e via Santa Cecilia.
La terza fase comprenderà l'estensione verso sud in via Cesare Battisti fino al viale Europa ed in via Catania fino al circuito intorno a villa Dante.
Contrariamente a quanto accade per l’isola pedonale permanente intorno a piazza Cairoli, una rete ciclabile urbana è già contenuta nel Piano Urbano della Mobilità approvato dal Consiglio comunale con delibera 32/c il 30 agosto 2007.
Su alcune di queste strade, le biciclette si muoveranno su una corsia riservata di larghezza pari a 1.50 metri ricavata dalla carreggiata stradale, a senso unico di marcia, concorde a quello della contigua corsia destinata ai veicoli a motore e ubicata a destra rispetto a quest'ultima corsia, mentre su altre strade, come suggerito dal Piano Urbano della Mobilità, in linea con quanto avviene in molte città italiane ed europee e coerentemente al Codice della Strada, le biciclette potranno transitare lungo le attuali corsie riservate al trasporto pubblico (bus e taxi) che, a tal fine, verranno opportunamente allargate e lungo le quali verrà istituito il limite di velocità pari a 30 Km/h.
"La presenza in città di piste ciclabili, aree pedonali e parchi – ha ribadito il sindaco Accorinti – rappresenta il parametro fondamentale ed indispensabile per migliorare la qualità della vita quotidiana. E' una questione di crescita culturale ed il compito dell'Amministrazione comunale è quello di creare le modalità e le opportunità ai cittadini per cambiare il nostro stile di vita, limitare l'inquinamento acustico e favorire l'attività motoria".
"Abbiamo previsto gli interventi necessari per garantire la sicurezza anche attraverso l'eliminazione di buche stradali e dislivelli – ha aggiunto l’assessore Cacciola -. Obiettivo della nostra progettualità è la realizzazione di una pista ciclabile da Villa Dante a Pace. Entro la fine dell'anno in corso si dovrebbe procedere all'assegnazione dei lavori delle fasi successive".
Il progetto mira all'affermazione della bicicletta come rapido, ecologico ed economico mezzo di trasporto alternativo all'autovettura privata, soprattutto sui brevi percorsi urbani di lunghezza variabile tra 3 e 5 km spesso caratterizzati da fenomeni di congestione del traffico che, oltre a limitare la velocità commerciale degli autoveicoli privati a valori di circa 15÷18 Km/ora, amplificano notevolmente l'inquinamento ambientale (atmosferico e acustico) e riducono la vivibilità della città.