Primo passo verso il nuovo piano regolatore della città: una maggioranza trasversale dice sì alle linee guida

Una pratica rapida ed indolore quella chiusa ieri sera dal Consiglio comunale. L’aula ha approvato la delibera sulle direttive del nuovo Piano regolatore generale: non solo il centro-destra, ma anche il Pd, con la sola eccezione del consigliere Gaetano Gennaro, ha votato favorevolmente l’atto deliberativo proposto dall’assessore all’urbanistica Pippo Corvaja , esitato dalla giunta municipale nel giugno 2010. Si scongiura così l’arrivo del commissario ad acta, che sarebbe stato inevitabile qualora la delibera non fosse stata approvata entro il 18 maggio. «Sono tutte ipotesi condivisibili», commenta a fine seduta il coordinatore in Consiglio del partito democratico Felice Calabrò, che aggiunge: «Non avrebbe avuto senso fare polemica su questa delibera».

E già perché le direttive del nuovo Prg, racchiuse in circa quaranta pagine, sembrano quasi un “libro dei sogni”, su cui è difficile non essere d’accordo, già dalla premessa, che si fonda su una tesi obiettivamente incontestabile: «Lo stato del nostro territorio ha delle criticità di tutta evidenza, sotto tutti i profili possibili». Ambizioso anche l’obiettivo che le linee guida fissano per il piano regolatore che verrà, vale a dire «un consumo del suolo tendente a zero».

Con l’approvazione da parte del Civico consesso, il primo passo necessario alla stesura del Prg è stato compiuto, adesso bisognerà passare dalla teoria alla pratica, entrare nei dettagli tecnici ed invertire la rotta in tema di sviluppo del territorio, affinché le linee guida diventino qualcosa di più di un semplice vademecum.

IN SINTESI I PASSAGGI PIU’ SIGNIFICATIVI DELLE DIRETTIVE DEL PRG

ECONOMIA SOSTENIBILE Le direttive generali hanno alcuni concetti chiave: ad esempio, «la pianificazione territoriale e la programmazione economica rappresentano due facce della stessa medaglia», o ancora, «lo sviluppo economico e sociale non può prescindere da un adeguato assetto del territorio». Ecco perché «il nuovo Prg dovrà in primo luogo contribuire a promuovere uno sviluppo sostenibile per la città di Messina e dovrà ispirarsi ai principi della sostenibilità, sia essa ambientale, sociale ed economica». Sarà dunque necessario «che nella stesura del nuovo Prg della città si trovi la massima integrazione e reciproca coerenza fra questo e gli strumenti di programmazione economica già esistenti, quali il Piano Strategico Messina 2020».

SVILUPPO MIRATO Il nuovo Prg dovrà valorizzare le vocazioni delle varie zone della città. «L’area costiera a sud del centro urbano – ad esempio – in conseguenza della realizzazione del nuovo approdo di Tremestieri e dei collegamenti autostradali, rappresenta la zona che dovrà essere attrezzata per lo sviluppo di attività produttive e di quelle legate ai trasporti ed alla logistica». Secondo le linee guida, il nuovo Prg dovrà puntare sul turismo: «La valorizzazione ed il potenziamento del crocierismo dovranno essere favoriti attraverso la realizzazione di un terminal turisti e favorendo la nascita di idonee infrastrutture competitive da offrire. Il Prg dovrà inoltre favorire lo sviluppo delle attività legate alla nautica da diporto, destinando aree a piccoli porticcioli con zone idonee per varo ed alaggio, individuando zone per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle imbarcazioni da diporto, yacht e imbarcazione di media dimensione, da distribuirsi lungo tutta la costa, considerando gli elementi meteo-marini». Si pensa, poi, allo «sviluppo del turismo culturale e convegnistico», al turismo fieristico, «per il quale la città ha una tradizione ormai quasi secolare, e quello dei prodotti enogastronomici», con un’attenzione particolare alla «realizzazione di Parchi culturali tematici». Non bisognerà, infine, trascurare il commercio, incentivando «razionalizzazione e potenziamento delle attività commerciali» e «tutela delle attività artigianali mediante la creazione di aree artigianali diffuse sul territorio».

STOP ALL’ESPANSIONE EDILIZIA «Obiettivo generale del Prg – scrive Corvaja nella delibera – dovrà essere quello di limitare decisamente la crescita edilizia residenziale nei prossimi anni ed in particolare ogni forma di edificazione che possa comportare un ulteriore consumo di suolo nelle aree collinari retrostanti il centro urbano. In alternativa il nuovo Prg dovrà puntare: sul riuso del patrimonio edilizio non utilizzato o sotto utilizzato, favorendo tutte le condizioni di un suo inserimento nel mercato; il recupero del patrimonio edilizio ed urbanistico in condizioni di degrado o di sottoutilizzo, puntando soprattutto su interventi di recupero, restauro e ristrutturazione edilizia; il recupero delle centralità e delle aree urbane attualmente non utilizzate, sottoutilizzate o impropriamente utilizzate, quali ad esempio attività produttive localizzate in zone centrali, per le quali si dovrà pensare a forma di rilocalizzazione nei villaggi».

ATTENZIONE ALLE COLLINE: II nuovo Prg tenderà a tutelare e valorizzare i villaggi: «Il territorio collinare in cui molti villaggi si trovano dovrà essere tutelato e, laddove necessario, riqualificato e restaurato, allo scopo di creare un vasto “Parco agricolo collinare”, sottoposto a specifica normativa tecnica di attuazione, dove potranno svilupparsi attività agricole tradizionali di pregio ed il turismo rurale ed enogastronomico». Fondamentale l’obiettivo “sicurezza”: «Obiettivo fondamentale del nuovo Prg dovrà essere quello di contenere e ove possibile eliminare i livelli di rischio esistente di tipo sismico ed idrogeologico».

(DLT)