In un suo ipotetico programma di governo il sistema scuola sarebbe al primo posto e proprio nella scuola ha trovato la base da cui partire per dire sì a questa avventura. Non si sente sola, non ha paura di doversi misurare con la corazzata dei numeri del Pd, crede fermamente nella necessità di un confronto vero e democratico. Si può riassumere così la presentazione di Giuseppa “Pucci” Prestipino, candidata del Centro Democratico di Tabacci alle primarie del centrosinistra del 14 aprile. Dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Gavitelli e da qualche mese anche dell’Albino Lucani di Fondo Fucile, la Prestipino non è nuova all’esperienza politica. Già alle ultime regionali del 28 ottobre era stata candidata tra le fila di Italia dei Valori, adesso ci riprova, l’obiettivo è decisamente più ambizioso, ma lei ha le idee chiare.
“Non mi sento una candidata né scomoda né sola, insieme a me sono candidati tutti i docenti e i dipendenti delle mie scuole, oltre 250 persone che credono in me, che mi hanno sostenuta e spinta a mettermi in gioco, so che c’è molto entusiasmo attorno al mio nome”.
La scuola, dunque, al primo posto. E non potrebbe essere altrimenti per una professionista che negli anni si è spesa tanto per rendere migliore un sistema che spesso ha arrancato, che crede che la rinascita di una comunità debba iniziare proprio dall’istituzione scuola, che cita Falcone che diceva che per sconfiggere la mafia c’è bisogno di un esercito di insegnanti. In un suo programma di governo la scuola è la priorità assoluta. Confrontando l’esperienza vissuta a Reggio Emila dove un’intera città ruota attorno al sistema scuola, la Prestipino fa sue le esigenze di una città che ha sete di strutture per l’infanzia, soprattutto per i bambini che hanno meno di tre anni, una città in cui è urgente ristrutturare i locali scolastici, dove le strutture spesso cadono a pezzi nonostante nei cassetti ci siano progetti in qualche caso addirittura già finanziati. Per fare ciò però si deve entrare prima a Palazzo Zanca, leggere le carte, iniziare dalla consapevolezza che il Comune vive uno dei suoi peggiori momenti e le difficoltà economiche sono immani. “Si dovrà capire bene e in modo chiaro come stanno realmente le cose altrimenti tutti i progetti di cui parliamo non hanno senso. Ci vuole consapevolezza della difficoltà del momento, ma credo che questo appartenga già a tutti i candidati a questa corsa”.
Non ha però paura della drammatica condizione economica in cui versa Palazzo Zanca. “ Da tempo si parla di dissesto, un giorno siamo vicini a dichiararlo, il giorno dopo il pericolo è scampato. E’ evidente a tutti che c’è un nodo gordiano da sciogliere, ma non possiamo certo aspettare Alessandro Magno con la sua spada per tagliarlo” dice la dirigente scolastica richiamando una delle più note leggende sulla vita di Alessandro Magno.
Nessuna paura di fare i conti dentro il Palazzo e nessuna paura di farli fuori, correndo una competizione difficile contro i candidati dei partiti, soprattutto il Pd. “Non mi considero una perdente in partenza, anzi sono molto contenta di avere come competitors dei giovani che hanno fatto tanta gavetta politica e che sentono di potersi spendere per il bene della città. Io faccio parte della società civile, non appartengo a nessun potentato o cognome importante, i grandi feudatari da che mondo è mondo ci sono sempre stati, alla fine però conteranno i risultati”.
Quanto alla “barzelletta” delle primarie la candidata, che oggi ha avuto accanto il Presidente del Consiglio Comunale Pippo Previti e il deputato Carmelo Lo Monte, ha ribadito l’importanza del confronto e del momento democratico sottolineando che sarebbe stata opportuna anche la presenza del candidato del Presidente Crocetta perché nessun nome può essere calato dall’alto senza passare dal “giudizio” dei cittadini. Per Giuseppina Prestipino le primarie si possono paragonare a quella che si chiamava prima e seconda raccolta nella raccolta degli agrumi. “Mio nonno diceva che la prima raccolta era povera ma necessaria altrimenti la seconda non sarebbe riuscita bene perché la pianta non ce la fa”. Per questo il 14 aprile alle primarie del centrosinistra ci sarà anche il nome di Pucci Prestipino.
(Francesca Stornante)