Aria di novità sul fronte dei rifiuti? In attesa del provvedimento con cui la giunta Accorinti disegnerà la formula della nuova società che raccoglierà la pesantissima eredità di Messinambiente e Ato3, sembra che ci siano già movimenti che potrebbero portare non solo un nuovo assetto gestionale ma anche nuove figure in riva allo Stretto. Al momento è tutto top secret, ma non sono passate inosservate le visite in città di nuovi consulenti ed esperti chiamati evidentemente dall’assessore Daniele Ialacqua e dal sindaco Renato Accorinti per provare a capire se sarà necessario affidare tutto in mani esterne. Già nelle scorse settimane c’era stato un incontro con due professionisti per avere dei consigli tecnici e concreti sul da farsi, visto il momento molto delicato. Proprio in questi ultimi giorni, invece, è stato avvisato un nuovo consulente che ha avuto modo di ottenere le informazioni utili per un primo approccio con quel che resta delle due partecipate. Il consulente è stato in visita presso la piattaforma di Pace, ha visionato l’impianto anche per capire che potenzialità ci sono non appena verrà messo in funzione il nuovo impianto per le frazioni secche.
Al momento di queste visite poco o nulla è stato detto e anche all’interno di Messinambiente pare che nessuno sia stato informato delle novità che potrebbero essere solo all’inizio.
Dunque, dopo il cambio di programma dell’amministrazione Accorinti sulla nuova società, dopo la confusione che ha regnato sovrana in questi mesi, dopo il tanto lavoro svolto prima su un’ipotetica Amam acqua e rifiuti e poi sulla famigerata Multiservizi, adesso voci di corridoio sempre più insistenti dicono di un arrivo in città che potrebbe essere legato proprio al settore della raccolta e dello smaltimento della spazzatura.
Il pensiero corre veloce verso l’esperienza Ciacci-Rossi, l’uomo ambiente dell’anno 2012 e il manager famoso in tutta Italia per aver amministrato società anche più complicate di quelle messinesi. Con quell’operazione l’assessore Ialacqua e il sindaco puntavano a salvare e rilanciare Messinambiente. Dopo un anno, Alessio Ciacci si rese conto che non c’erano le condizioni per lavorare come avrebbe voluto, quindi fece le valigie per cimentarsi in nuove esperienze. Così anche il suo braccio destro Raphael Rossi. I buoni propositi e le capacità c’erano, ma non si fece nessun passo dirompente. Anche dopo la loro parentesi Messinambiente è stata trascinata fino al suo svilimento. E così oggi ci si ritrova a piangere su una società che fa acqua da tutte le parti e che però nonostante tutto ha comunque garantito, con immani difficoltà e risultati non sempre eccellenti, il fondamentale servizio rifiuti. Una società che si prepara a lasciare il testimone ad una realtà che nasce da zero. Probabilmente l’intenzione dell’amministrazione sarà quella di individuare la giusta governance. Le grandi manovre sembrano già essere iniziate, di sicuro i cittadini sperano solo che chiunque arriverà sia in grado di assicurare un servizio degno di essere definito tale. Servono scelte ragionate. Questa amministrazione ha sempre un debole verso “gli uomini venuti da lontano” lo ha dimostrato più e più volte. Sul fronte rifiuti si gioca una partita delicatissima. E di tempo se n’è già perso abbastanza.
Francesca Stornante