«Nelle stesse ore e negli stessi giorni in cui Messina è stata alle prese con una crisi idrica senza precedenti, nelle segrete stanze di palazzo Zanca, quelle in cui vengono praticati strani incantesimi di magia amministrativa, il direttore generale Antonio Le Donne, al secolo il Mago di Oz, partoriva la delibera di stabilizzazione a 14 ore dei precari del Comune, posticipando al 2018 l’assunzione a tempo indeterminato di 122 lavoratori. Come già anticipato dalla FFp Cgil, il Super Direttore Generale nonché super Segretario Generale Le Donne, ha portato avanti il famoso “piano B” , alternativo cioè alla stabilizzazione a 11 ore, basandosi su una normativa non ancora recepita a livello regionale e che, proprio per questo, non è escluso determini gravi conseguenze per coloro che dovrebbero rimanere in attesa di assunzione indeterminata fino al 2018».
Questo il commento della segretaria generale della FP CGIL, Clara Crocè, alla notizia del provvedimento “confezionato” dal super manager. Prevedibili, già in settimana, le conseguenze che ciò scatenerà tra i corridoi comunali, vista la dura battaglia che il sindacato intende proseguire contro un disegno di stabilizzazione che, così come immaginata dall’Amministrazione, rischia di sacrificare le fasce socialmente più deboli dei lavoratori.
«Quello delle 14 ore è un piano geniale, ma solo per Le Donne – continua la Crocé – che, evidentemente, punta al sacrificio di una parte dei lavoratori per fare arrivare qualche Dirigente in mobilità. La normativa, infatti, prevede che la stabilizzazione si deve realizzare nel triennio 2015/2017. In questo arco temporale l’Amministrazione deve sfruttare la capacità assunzionale – spiega la sindacalista – che secondo i conti dell’ente prevede la stabilizzazione a 11 ore. Per aumentare le ore fino a 14 ore, il Comune deve sfruttare la capacità assunzione del 2018, di conseguenza, nel triennio previsto dalla legge, il numero dei precari da stabilizzare deve scendere e le rimanenti unità, rimarrebbero fuori da ogni ipotesi di contrattualizzazione indeterminata, in quanto la normativa regionale in atto vigente, non prevede nessuna possibilità del genere nel 2018. Mentre tutti gli altri Enti locali si sono fermati in merito alla stabilizzazione, la città Metropolitana assume provvedimenti che peggiorano ancor di più la qualità dei vita dei suoi cittadini. Se non sanno fare di meglio che rassegnino le dimissioni».
La segretaria della FP Cgil, arriva quindi all’affondo finale: «L’unica “giustificazione” alla soluzione immaginata dal super manager Mago di Oz è scritta nella busta paga dello stesso. Per chi, mensilmente, percepisce 20 mila euro, il valore del denaro e soprattutto le conseguenze che possono invece determinarsi per chi non arriva neanche a 500 euro mensili non vengono mai realmente percepite. Peccato però che a spiegare e a ricordare a Le Donne, ciò che invece rischia di accadere con l’approvazione di una delibera del genere, ci penserà la FP CGIL, che ad ogni trucco, magia o incantesimo del mago di Oz, fare il possibile per trovare un antidoto».