“Ripartire in assoluta sicurezza con la forza dirompente del lavoro e con il fondamentale valore aggiunto rappresentato dai lavoratori”.
Questa la frase simbolica scelta dalla UIL per descrivere questo Primo Maggio segnato da una pandemia tanto assurda quanto mondiale che ha provocato migliaia di vittime.F
“Celebrare la festa dei lavoratori in modo virtuale e senza i tradizionali e colorati bagni di folla che, da sempre, hanno caratterizzato il Primo maggio- ha commentato il segretario generale della UIL Messina, Ivan Tripodi– rappresenta un’assoluta anomalia ed una forma di amputazione, certamente provvisoria, che rende ancora più importante la necessità di una riflessione sull’importanza non liturgica di questa giornata”.
CRISI E DISOCCUPAZIONE
Ma è sulla situazione cittadina che nel suo messaggio il segretario ha posto l’attenzione , con una chiara disamina della situazione economica- sociale
“A Messina, porta del Mediterraneo, la situazione è letteralmente tragica: la crisi e la disoccupazione, il lavoro nero e la mancanza di basilari e credibili progetti di sviluppo futuro rappresentavano, già ben prima dell’esplosione dell’emergenza sanitaria, la crudissima realtà che quotidianamente ci portava da un verso a lanciare disperati, quanto inascoltati, segnali di allarme e richieste d’aiuto e dall’altro a cercare di intervenire nelle molteplici vertenze per tentare di salvare i lavoratori dal rischio di mattanza sociale. Pertanto, oggi- ha continuato Tripodi- con le macerie economico-sociali che si stanno metaforicamente accatastando sui bordi di tutte le strade, possiamo semplicemente affermare che la disperazione e la concreta paura di una crisi senza sbocchi sono i sentimenti che serpeggiano tra le vittime collaterali del Covid-19. Migliaia e migliaia di lavoratori della provincia di Messina, appartenenti a tutti i settori, che solo nel migliore dei casi potranno usufruire del beneficio della cassa integrazione e che rischiano di non avere un futuro occupazionale. Sono quasi 900 le aziende che dall’inizio dell’anno, come certificato dalla Camera di Commercio, hanno chiuso definitivamente. Numeri spaventosi di una mortalità aziendale che non può essere considerata normale amministrazione o mero elemento contabile”
Nel suo messaggio Tripodi ha fatto riferimento anche all’atteggiamento del Primo Citatdino, definito dal segretario come “assurdo e ridicolo teatrino che vede il macchiettistico protagonismo negativo del sindaco De Luca, il quale vive in una patetica perenne campagna elettorale che lo porta a dimenticarsi del ruolo di vertice amministrativo e a cavalcare ogni istinto primordiale”. Ma Tripodi non punta il dito solo verso il Sindaco, ma segnala la mancanza di una politica di sinergia fra governo nazionale e amministrazioni locali, che non ha fatto altro che aggravare il “dramma nel dramma”.
AI LAVORATORI E ALLE LAVORATRICI
Un ultimo pensiero il segretario generale lo rivolge ai lavoratori e alle lavoratrici che si apprestano a festeggiare il Primo Maggio, con particolare attenzione a chi un lavoro non ce l’ha più. Tripodi ha ribadito che quest’anno la Festa dei Lavoratori sarà dedicata dalla UIL al lavoratore marittimo di Salina, che qualche giorno fa a causa della mancanza di prospettive ha deciso di togliersi la vita gettandosi a mare nel Porto di Milazzo.
“Partendo da questo deferente omaggio- ha concluso Tripodi– rivolgiamo un forte augurio a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori e, nella ricorrenza di questa giornata, ribadiamo che il lavoro deve restare protagonista anche e soprattutto in occasione di questo Primo Maggio: perchè il lavoro è la leva fondamentale per restituire una prospettiva credibile al futuro del nostro Paese e per garantire la dignità di tutti i cittadini”.