Atm e Comune hanno lavorato sodo in questi primi due mesi di amministrazione Accorinti per riuscire a centrare un primo risultato: il tanto famoso contratto di servizio. Uno strumento fondamentale che manca dal 1999, che serve a regolare i rapporti tra Comune, ente proprietario, e Azienda e dunque a stabilire quali e quanti servizi vengono richiesti a fronte di un impegno economico annuale. Senza questo documento negli ultimi quattordici anni la cifra che il Comune ha girato all’Atm per provvedere ai servizi di trasporto pubblico si è fermata sui 13 milioni annui, il nuovo contratto di servizio messo a punto dal Commissario Atm Domenico Manna e dall’Assessore alla Mobilità Gaetano Cacciola prevede invece 20.901.280,07 euro annui e sarà valido per tre anni, anche se l’affidamento scadrà il 14 agosto 2014.
Si parte da una considerazione di base: il contratto serve a migliorare il servizio di trasporto pubblico urbano e a programmarlo in base a quelle che sono le esigenze della città, cercando di garantire sempre più elevati standard, sia in termini di quantità che di qualità. Per questo l’impegno che il Comune si assume è di rinnovare pian piano il parco mezzi che, come ben si sa, è ridotto all’osso. L’Amministrazione detta le linee guida da seguire, l’Atm provvede alla pianificazione dei servizi, naturalmente sottoponendo sempre tutto all’ok del Comune.
Oltre al trasporto, sia gommato che tranviario, sono indicate le attività collaterali che l’Azienda dovrà garantire,gestendole direttamente o affidandole ad altri soggetti. Si va dalla manutenzione del parco mezzi a quella delle infrastrutture, si prevede il potenziamento dei punti di rivendita dei biglietti e dei tagliandi per la sosta nelle Ztl e la creazione di un Ufficio ad hoc che si occupi esclusivamente della manutenzione straordinaria dei parcheggi gestiti dall’Atm, delle officine e della tranvia.
Particolare attenzione è stata riservata nel definire quali saranno considerate prestazioni aggiuntive, ovvero tutti quei servizi che l’Atm potrà erogare su richiesta del Comune ma solo se ne sarà garantita la copertura economica extra. Si tratta di servizi che non saranno coperti dai 21milioni di euro previsti nel Contratto, ma determinati attraverso convenzioni, come il trasporto all’interno del Gran Camposanto, gli scuolabus, i parcheggi, partite di calcio, eventi, mercati, concerti. Servizi che in questi anni in assenza di contratto l’Atm ha svolto senza il giusto corrispettivo economico.
Sul fronte parcheggi all’Atm spetterà la gestione del multipiano Cavallotti e del parcheggio Zaera Sud, quando sarà completato, con relativa organizzazione del sistema dei biglietti e di incasso di proventi e multe. Sarà modificata la convenzione tra Comune e Azienda che regola l’affidamento del Cavallotti, convenzione che negli anni ha generato solo equivoci e nessun beneficio economico soprattutto per l’Atm. Restano al momento in via di definizione, attendendo di risolvere alcuni problemi di natura finanziaria, le modalità di gestione di altri servizi, come il parcheggio Zaera Sud, la rimozione forzata, l’apposizione di ganasce nelle zone in cui è vietata la sosta.
Per mettere l’azienda nelle condizioni di poter offrire un servizio che risponda alle reali esigenze dei messinesi il Comune sborserà dunque quasi 21milioni di euro che saranno suddivisi in rate mensili. Una cifra che dipende soprattutto dalla necessità di coprire i costi che l’Atm deve fronteggiare per mantenere la connotazione sociale delle tariffe che saranno stabilite dal Comune e che possono prevedere esenzioni, a carico dello stesso Comune, per determinate fasce di popolazione. Una cifra stimata tenendo in considerazione il fatto che dalla Regione non arrivano finanziamenti dal 2009. L’ultimo si aggirava sui 7milioni, la firma del Contratto di servizio potrebbe far riaprire i rubinetti palermitani, in base a questo si potrebbe anche rivedere la parte economica del documento. Naturalmente il costo complessivo del servizio non sarà coperto solo dai quasi 21milioni di euro annui del Comune ma anche grazie ai contributi regionali e dai ricavi che deriveranno dalla vendita di biglietti, abbonamenti, gratta e sosta, pubblicità.
Il documento introduce anche un fitto sistema di controllo, sia da parte del Comune che dell’Atm, delle attività al fine di verificare se gli obiettivi prefissati vengono centrati. I parametri e gli standard da raggiungere saranno inseriti in un’apposita Carta dei Servizi che l’Atm dovrà redigere entro la fine del mese di febbraio di ciascun anno per evitare di incorrere in sanzioni che dovrebbero aggirarsi sui 50mila euro per ogni mese di ritardo. Penalità da pagare anche nel caso in cui gli standard fissati non verranno raggiunti. In questo caso la sanzione potrebbe addirittura raggiungere il milione di euro. E naturalmente non poteva non essere inserito il dato che riguarda il kilometraggio. Il minimo fissato sono 2.500.000 di Km per il servizio gommato e 300mila Km per quello tranviario. Kilometraggio che negli anni ha fatto perdere i finanziamenti regionali e che anche secondo questo contratto rappresenta una soglia sotto la quale si potrebbe arrivare addirittura alla risoluzione del contratto stesso. Premi invece se quelle soglie verranno superate. Per esempio se i tram percorreranno 350mila km rispetto ai 300 stabiliti, l’Atm avrà diritto ad un contributo aggiuntivo di 400mila euro. E così via in base al numero dei km effettuati in più, fino ad arrivare addirittura alla possibilità di incassare 2milioni in più se i km finali della tranvia saranno 450mila.
Il documento è dunque ormai pronto, adesso dovrà passare al vaglio della giunta, delle commissioni consiliari competenti e dunque del Consiglio Comunale. L’amministrazione ha deciso di dare così il primo segnale concreto per iniziare a ricostruire dalle fondamenta la disastrata Atm. Nella speranza che possa avere maggior fortuna dei contratti di servizio precedenti. Ci aveva provato l’amministrazione Buzzanca, ci aveva provato anche il Commissario Croce, ma senza riuscire a rendere questo strumento operativo. Buona parte del futuro dell’azienda trasporti e del servizio passano proprio da quel documento.
Francesca Stornante