Dalle parole ai fatti. Negli anni, si è tanto parlato di area integrata dello Stretto, ma di atti concreti se ne sono visti pochi. Il primo vero passo per realizzarla è costituito dalla facilità di collegamento tra le due sponde. E invece le difficoltà aumentano. L’obiettivo è dunque quello di invertire questa tendenza, garantendo ai cittadini il diritto alla continuità territoriale (vedi correlato).
Sulla sponda calabra hanno anche costituito un’associazione, formata da 14 Comuni, 11 dei quali erano presenti a palazzo Zanca. Il commissario di Reggio Calabria, Carmelo La Paglia, il consigliere provinciale e assessore di Santo Stefano in Aspromonte, Francesco Cannizzaro, il consigliere provinciale Demetrio Cara e i sindaci di Villa San Giovanni, Calanna, Cardeto, Scilla, San Roberto, Sant’Alessio in Aspromonte, Bagnara e Laganadi, hanno incontrato il sindaco di Messina, Renato Accorinti, accompagnato dall’assessore alle risorse del mare, Filippo Cucinotta, l’ex assessore provinciale all’Area dello Stretto, Michele Bisignano, e il commissario della Provincia di Messina, Filippo Romano.
“Abbiamo iniziato un percorso storico – ha affermato al termine della riunione il sindaco Accorinti -. I sindaci dell’area dello Stretto si riuniscono perché vogliono abbattere la sottocultura della divisione e portare avanti il valore dell’unione. L’area si allargherà anche ad altri Comuni limitrofi a Messina. Abbiamo molte cose in comune, a cominciare dai trasporti, che rappresentano il fattore fondamentale per far sì che le due comunità diventino un’unica comunità. Deve nascere il popolo dello Stretto, con unità d’intenti nei confronti dei propri territori”.
Quale il primo atto concreto di quest’accordo? “Abbiamo firmato un documento importante che manderemo al ministro dei trasporti – risponde Accorinti -. Tutti noi sindaci chiediamo un incontro urgente perché la questione Metromare è stata lasciata pericolosamente in bilico e vogliamo che dal 1 gennaio venga garantita la continuità del servizio”.
Nella lettera, inviata per conoscenza anche ai presidenti delle Regioni Sicilia e Calabria, i rappresentanti istituzionali “esprimono preoccupazione per la mancanza di informazioni e comunicazioni, in seguito alla riunione tenutasi presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, lo scorso 16 ottobre (vedi correlati, ndr). Rilevano concordemente il costante, rimarchevole, peggioramento dei servizi di collegamento tra le due sponde dello Stretto in termini di frequenza e velocità fin dagli anni ’70 dello scorso secolo e segnatamente negli ultimi anni. Evidenziano la ormai ineludibile necessità di un deciso impulso alla ricostruzione di un servizio integrato di collegamenti che assicurino la continuità territoriale costituzionalmente garantita. Ferma restando la primaria competenza statale in materia di collegamenti marittimi e interregionali, si riservano di produrre entro breve termine proposte operative concrete per la realizzazione. Chiedono inoltre una convocazione urgente, nel corso della quale vengano indicati i tempi, la copertura finanziaria e le modalità di pubblicazione del nuovo bando per l’attraversamento veloce dei passeggeri (servizio Metromare). Chiedono infine garanzie certe di continuità del servizio per il periodo transitorio, che decorrerà dal 1 gennaio 2014 fino all’entrata in esercizio del nuovo bando”.
Metromare è però solo uno degli obiettivi, pur se importantissimo, dell’unione dei sindaci dell’area dello Stretto. “Ci vedremo ancora – prosegue Accorinti – a Messina e in Calabria, uno scambio continuo per creare nuovi rapporti e nuova economia. E’ un’idea semplice ma che sembrava quasi impossibile. Invece è bastato poco perché evidentemente è maturato il pensiero che è arrivato il momento giusto. Non vedevo l’ora di fare quest’incontro perché rappresenta un momento che può cambiare la storia di tutta quest’area. Abbiamo discusso con entusiasmo di tante cose, compreso il progetto della flotta comunale. E’ l’inizio di un percorso virtuoso che può servire a voltare pagina innanzitutto sotto l’aspetto culturale, che si traduce in vantaggi economici e trasportistici. La continuità territoriale è un diritto molto più ampio che andrà sviluppato con gli aliscafi e le navi, anche in direzione dell’aeroporto”.
A proposito di attraversamento dello Stretto, chiediamo quando entrerà in vigore l’ordinanza anti tir anche in direzione da Villa verso Messina: “E’ quasi un falso problema – ci risponde -, perché la cosa più importante è avere il massimo numero di corse possibili. Adesso le corse sono da 32 a 35 giornaliere, si è arrivati anche a 39 e i tir in città sono diminuiti. Per non fare entrare più i mezzi pesanti in centro, è necessaria l’apertura della seconda invasatura del porto di Tremestieri. Sotto quest’aspetto, vediamo ormai l’orizzonte che si avvicina”.
Un accenno generale, infine, sul lavoro da parte dell’amministrazione comunale: “In questi giorni – conclude il sindaco Accorinti – siamo stati presi da tantissime cose. Abbiamo avuto il palazzo invaso da molte emergenze, ma stiamo lavorando ognuno con serenità. Non abbiamo nulla da nascondere perché, anche se siamo qui da quattro mesi, abbiamo fatto la politica del bene comune da sempre e non osiamo neanche pensare di dire una bugia ai nostri cittadini”.
(Marco Ipsale)