cronaca

Processo Fenapi, parlano i vertici: “Assoluzione restituisce giustizia a impegno di tutti noi”

MESSINA – Non c’è solo Cateno De Luca tra gli “scagionati” in secondo grado al processo per la presunta evasione fiscale intorno alla Fenapi. La conferma delle assoluzioni è arrivata in fatti anche per Giuseppe Ciatto e per Carmelo Satta, presidente del CAF. “Una sentenza che conferma l’impegno che abbiamo messo in questi anni”, commenta Satta soddisfatto.

“Oltre 30 udienze e l’ascolto di più di 40 testimoni, avevano portato il giudice ad appurare la totale mancanza di illeciti tributari e l’assoluta insussistenza di qualsiasi ipotesi di reato fiscale in relazione a questa vicenda. Dopo oltre cinque anni di udienze, audizioni di testimoni e smentite del teorema accusatorio, da parte dei vari Giudici che sono succeduti (tra cui la stessa corte di appello e la Cassazione), la Procura si  era sorpresa che un CAF potesse scaricare i costi sostenuti per predisporre alcune centinaia di migliaia di dichiarazioni fiscali certificate dall’Agenzia delle Entrate.”, dice il presidente del Centro.

“Con la sentenza (che puoi leggere qui)” – prosegue Satta -possiamo davvero dire che la giustizia ha trionfato. Abbiamo sempre agito nel rispetto della legge. Per Fenapi è la vittoria che ripaga del lavoro fatto in questi anni, che ci ripaga dell’impegno messo. È la vittoria di tutti le donne e gli uomini che lavorano con noi onestamente e finalmente archivia le ombre che hanno rischiato di oscurare la nostra storia e la nostra attività. Abbiamo atteso con fiducia l’esito della sentenza perché non c’erano dubbi su quello che poteva essere l’esito. Il ringraziamento va a nome di tutta la FENAPI tutto il collegio difensivo che ha seguito le fasi di questa vicenda ed in particolare ai miei legali, l’avv. Giovanni Mannuccia, l’avv. Emiliano Covino ed ai consulenti della difesa il Prof, Raffaello Lupi ed il dott. Francesco Romeo”.

Nella foto: Satta con gli avvocati Micalizzi e Mannuccia e De Luca