L'onorevole imputato é impegnato nei lavori all'Ars e chiede il rinvio del processo. Ma continui rinvii metterebbero a rischio "la ragionevole durata del processo". A tutto beneficio dell'onorevole cognato detenuto. Quindi stralcia la sua posizione e va avanti per gli altri imputati.
Questa la cronaca in pillole della mattinata processuale in Corte d'Assise a Messina dove si celebra l'udienza del processo Corsi d'Oro 2 sulla formazione professionale, e che ha registrato l'ennesimo braccio di ferro tra collegio giudicante, accusa e difese. Oggi è toccato a Franco Rinaldi. Il deputato, fino ad oggi presente a tutte le udienze del suo processo, stamani ha chiesto il rinvio: è impegnato nel suo incarico di deputato regionale: alle 11 alla riunione in Commissione Affari Istituzionali, alle 18 di oggi alla riunione pubblica della stessa Commissione.
I giudici – presidente Grasso, a latere Micali – sono rimasti in camera di consiglio una buona mezz'ora, anche di più, poi sono usciti con la decisione: "accolto" il legittimo impedimento di Rinaldi, ma anziché rinviare l'udienza per tutti è stata stralciata la sola posizione di Rinaldi, con rinvio al 14 luglio prossimo.
Inoltre la Corte ha chiesto formalmente alla Presidenza Regionale "nell'ottica di una leale collaborazione tra istituzioni al fine di preservare l'esigenza di una ragionevole durata del processo" comunichi tempestivamente il calendario dei lavori delle commissioni, così che le prossime udienze possano essere fissate nei giorni in cui Rinaldi non é impegnato.
Probabilmente la posizione del deputato sarà riunificata a quella degli altri imputati già alla prossima udienza, intanto peró oggi il processo non subisce alcuno stop e si avanti per ascoltare il vice questore Giuseppe Anzalone, capo dello Squadra Mobile, cioè il responsabile della tranche di indagine che hanno portato all'arresto di Francantonio Genovese.
(Alessandra Serio)