In questi primi mesi di Amministrazione Accorinti, Sergio Todesco è stato senza dubbio l’assessore mediaticamente più esposto, naturalmente dopo il vicensindaco Guido Signorino, che detiene la delega più “calda” di Palazzo Zanca, cioè il bilancio. L’organizzazione della Vara, le polemiche che ne sono scaturite, quell’assenza nei giorni cruciali che precedevano la processione del 15 Agosto hanno reso l’assessore alla cultura il più popolare dei componenti dell’esecutivo, ma nonostante questo forse è l’unico degli 8 assessori che , proprio per l’impellenza delle questioni che ha dovuto affrontare sin dal suo insediamento, non ha mai avuto la possibilità di esporre i suoi programmi a lunga scadenza per la gestione del settore cultura. Occasione che, dopo quasi tre mesi di attività al Comune di Messina, gli si è presentata nell’VIII Commissione consiliare, che si occupa di politiche di integrazione, cultura e identità, spettacoli, politiche giovanili e sport ed è presieduta dal consigliere comunale di “Siamo Messina” Piero Adamo.
Ai consiglieri comunali presenti ai lavori Todesco ha, infatti, esposto alcuni punti chiave del suo programma, sottolineando che «si deve partire da un concetto di cultura non specialistico e settoriale ma disposto a “contaminarsi” con tutti gli altri aspetti della vita comunitaria, privilegiando in particolare i meccanismi di rete e di cittadinanza attiva (o dal basso)». L’antropologo -assessore ha quindi illustrato le tre linee guida che ispireranno l’attività dell’Assessorato alla Cultura e alle Identità della giunta Accorinti: la promozione di un progetto basato su memoria, orgoglio di appartenenza e senso identitario: la volontà di ricucire la frattura tra cittadini e beni comuni (dai beni culturali agli spazi pubblici); l’avvio di dinamiche e circuiti virtuosi .Partendo da queste premesse ,Todesco ha spiegato di voler puntare su sette ambiti principali di intervento e di organizzazione di lavoro: identità, memoria, rete, piazza, ultimi, educazione civica, futuro.
Per ogni ambito sono previsti progetti ad hoc: l’ambito “identità” prevede la creazione di un archivio storico dell’identità di Messina e di uno staff permanente di progettazione per la valorizzazione di Messina e la sua attrattività, grazie anche alla partnership di agenzie educative, università, associazioni, istituzioni pubbliche, istituti di cultura all’estero; l’ambito “memoria” intende puntare sulla costituzione di un archivio orale, di un registro dei tesori umani viventi; di letture pubbliche, biblioteche di quartiere, performances di poesia etc, con il coinvolgimento dell’Università, della Storia Patria, del Gabinetto di Lettura, dell’Archivio Storico, dell’Archivio di Stato, di ‘intellettuali’, anziani, di tesori umani viventi; l’ambito “rete” mira a creare centri sociali di dialogo e partecipazione, biblioteche e scuole di quartiere; forum dei villaggi, avvalendosi dell’aiuto di agenzie educative, ordine dei giornalisti, quartieri, associazioni; l’ambito “piazza” prevede l’organizzazione di feste, festivals, teatro dei pupi, concerti, eventi, gemellaggi con altri centri italiani ed europei grazie anche ad una collaborazione con la Curia arcivescovile, le Confraternite, le associazioni, le compagnie teatrali ed il Teatro Vittorio Emanuele.
Nell’ambito “ultimi” rientra l’istituzione di uno sportello delle etnie e di una festa della cittadinanza , la redazione della carta dei diritti dell’utente ma anche misure meno “originali” e tuttavia sicuramente urgenti e prioritarie come l’abbattimento delle barriere architettoniche e la realizzazione di piste carrozzabili. In questo caso, sarà richiesta una collaborazione al mondo del volontariato, alla Caritas (Migrantes) e ad associazioni onlus. Nell’ambito “educazione civica” vedranno la luce i progetti scuola, la giornata della legalità, l’iniziativa “vivimessina” ed il Comune lavorerà in sinergia con l’Ordine dei giornalisti, l’Ordine degli avvocati, le agenzie educative, le biblioteche ed i musei. L’ambito “futuro” punta sulla dismissione dei beni patrimoniali improduttivi, sulla creazione di un circuito fruitivo dei patrimoni locali con one day ticket e sulla non meglio precisata voce “Teatro Pinelli”. In questo caso, Palazzo Zanca si interfaccerà con agenzie educative, mondo del lavoro e della produzione, tour operators, agenzie di viaggio.
L’assessorato guidato da Todesco intende occuparsi inoltre anche delle «realtà artistiche e performative, di qualunque genere (arti figurative, fotografia, attività teatrali, attività musicali, animazione etc) operanti in città».
Tra i programmi in cantiere dell’esponente della giunta Accorinti vi sono: l’avvio di un censimento di tutti gli spazi ed i contenitori posseduti dall’Amministrazione comunale o che potrebbero rientrare nella sua disponibilità , «liberandoli da utilizzazioni improprie improduttive» e mettendoli a disposizione di tutti i soggetti accreditati che ne facessero richiesta per incrementare le attività culturali. Todesco pensa in particolare al Palacultura, all’area fieristica, alla Badiazza, a Santa Maria Alemanna, ai forti ed alle caserme, ai centri sociali, agli edifici scolastici etc; l’istituzione del Centro di Documentazione delle arti Contemporanee (CDAC) , che Todesco sostiene essere stato «abortito dieci anni or sono per insipienza amministrativa e resistenze politiche affaristiche» e definisce «un progetto di grande pregnanza civile per la bonifica e la valorizzazione della zona Falcata».
L’assessore alla cultura pensa inoltre ad un “progetto Cinema” per promuovere Festivals e Rassegne (Parco letterario Horcynus Orca, Ex Irrera a mare; rassegna dei cineasti messinesi) ed anche a progetti di partenariato con la Fiumara d’Arte, al fine di valorizzare la poesia e le performances di strada, «per ingentilire e sprovincializzare la città di Messina».
Oltre all’attività ordinaria, l’Assessorato alla Cultura e alle Identità cercherà di «promuovere e realizzare progetti speciali per il miglioramento dell’attrattività dell’ “angolo di mondo Messina”» . Rientrano tra questi progetti: il Museo Comunale delle Machine Festive (Vara e Giganti); il Museo comunale del Mare e dello Stretto; il Museo dell’Iconografia e della Memoria Fotografica di Messina.
Al fine di attivare tali iniziative, l’assessore Todesco e l’Amministrazione Accorinti tutta sono intenzionati a promuovere la creazione di gruppi di lavoro e staff di progettazione in grado di assicurare gli standard progettuali necessari per consentire l’inserimento di tali progetti nei PO-FESR 2014-2020. In questo modo il Comune di Messina potrebbe investire sulla cultura senza incidere sui propri bilanci. (Danila La Torre)