L’obiettivo è creare un tavolo tecnico permanente che lavori solo esclusivamente per trovare una soluzione al problema amianto. L’idea è del gruppo dei Democratici Riformisti che ha presentato un atto di indirizzo da portare in Consiglio comunale in modo da indicare all’amministrazione Accorinti un percorso da seguire. I Dr hanno le idee chiarissime. Il Tavolo tecnico dovrebbe riunirsi con cadenza mensile e verificare lo stato dell’arte relativo alla mappatura delle opere di bonifica, consentendo così di monitorare in maniera costante il rischio amianto nella nostra comunità. Dovrebbe essere presieduto dal Sindaco e composto dalla Presidenza del Consiglio comunale, dall’assessore alla Sanità, dal presidente della Commissione consiliare Sanità, dai 6 Presidenti di Circoscrizione, dal Dirigente comunale Dipartimento Ambiente, da un Dirigente medico dell’Asp di Messina.
I consiglieri Dr Nino Interdonato, Carlo Abbate, Elvira Amata, Nino Carreri, Rita La Paglia e Santi Sorrenti hanno costruito questa proposta partendo da una base molto solida: la legge regionale n.306 approvata lo scorso 26 marzo e che ha visto come primo firmatario l’onorevole Pippo Gianni. Questa legge rappresenta l’impalcatura dell’atto di indirizzo dei consiglieri comunali e il quadro normativo dentro cui inserire e organizzare il percorso da avviare. La legge prevede infatti l’attuazione di una serie di misure con l’obiettivo di mappare, bonificare e recuperare tutti i siti del territorio regionale in cui è stata rilevata la presenza di amianto. Entro 18 mesi dovrà essere proprio la Regione a fare un censimento delle zone a rischio attraverso un registro pubblico degli edifici, degli impianti, dei mezzi di trasporto e dei siti con presenza certa o contaminati da amianto. Con questa legge i Comuni saranno in prima linea e riceveranno contributi finalizzati alle operazioni di rimozione, trasporto e stoccaggio. Ovviamente non poteva mancare anche uno spazio dedicato alla salute di cittadini. Sempre dalla 306 salta fuori che la Regione promuove la prevenzione e parte da un progetto ben preciso che mirerà a togliere l’amianto prima di tutto dalle scuole, dagli ospedali e da tutti gli alloggi di edilizia pubblica. Ci sarà anche una commissione regionale che dovrà tenere e aggiornare i registri, attivare ricerche cliniche sui problemi connessi a specifiche situazioni di rischio e patologie collegate all’amianto, proporre iniziative di sorveglianza sanitaria, proporre interventi di recupero ambientale e iniziative formative e informative nei settori sanitario e ambientale.
Pronto a cogliere l’aiuto che arriva dai Dr è l’assessore Daniele Ialacqua che ha accolto con grande enfasi la proposta che adesso attende solo di passare al vaglio dei colleghi consiglieri comunali. Ialacqua ha assicurato che il Comune sarà in prima linea e che entro 60 giorni il Comune produrrà un censimento di tutte le aree a rischio del territorio cittadino. E’ dunque un progetto caratterizzato dalla spirito di condivisione e collaborazione. Se Messina riuscirà a non rimanere indietro potrebbe essere una buona opportunità per iniziare a debellare una delle più difficili piaghe di cui soffre la città.
F.St.