Il concetto di partenza è chiaro: le linee e i percorsi dei bus messinesi sono ormai troppo antiquati. Risalgono a circa 30 anni fa e non rispondono alle esigenze odierne dell’utenza. Soprattutto se l’Atm punta a raggiungere sempre più messinesi, invogliandoli a muoversi in città in tpl, quella sigla che significa trasporto pubblico locale. Lasciare a casa le auto e muoversi con i mezzi pubblici. Atm e Comune ci stanno già lavorando, è iniziato un lavoro di analisi della domanda e dell’offerta perché l’intenzione è di fare un buon lavoro di totale revisione delle linee dei bus. Nel frattempo però sui tavoli dell’assessore Gaetano Cacciola, del dirigente del Dipartimento Viabilità Mario Pizzino e del direttore dell’Atm Giovanni Foti è arrivato un progetto redatto dall’ingegnere Leonardo Russo su iniziativa del Meetup Amici di Beppe Grillo Città di Messina. Si chiama “Metro – Bus: una nuova strategia per il trasporto pubblico a Messina” e in pratica si tratta di un nuovo sistema di navette veloci mare-monte che permettono di collegare il tram lungo il tracciato dei principali torrenti cittadini. Al contempo, per evitare un sovraccarico del tram, creare una dorsale di supporto con un percorso parallelo che andrebbe da piazza Castronovo a Provinciale. Navette che si dovrebbero muovere su cinque direttrici principali, cioè Annunziata, Giostra, Gravitelli, Camaro e Bordonaro e che porterebbero gli utenti direttamente al tram nell’ottica di quel servizio a pettine di cui si è sempre parlato ma che non è mai stato concretamente attivato. “Le cinque direttrici con rispettive navette opportunamente strutturate potrebbero collegare con una frequenza di 10/15 minuti ogni utente dalla zona di residenza con il centro città, inteso oggi non più come stazione ferroviaria ma come intero tratto della linea tranviaria – ha spiegato il progettista. Leonardo Russo. I tragitti di alcune linee attuali verrebbero ridotti di circa la metà raggiungendo le fermate del tram invece che la stazione, ottenendo un raddoppio della frequenza di servizio sui tratti di collegamento. La fruizione delle nuove linee così modificate sarebbe più diretta ed immediata e favorirebbe l’utilizzo dei parcheggi periferici invece di quelli centrali con una diminuzione del carico dei mezzi privati in città.”
La nuova disposizione, secondo il progetto presentato, fornirebbe quindi a tutti i cittadini una concreta possibilità di utilizzo del mezzo pubblico e una conseguente riduzione del mezzo privato.
Per l’Atm questo progetto sarebbe praticamente a costo zero perché si partirebbe da linee già esistenti che si dovrebbero solo razionalizzare: il 47 per l’ Annunziata (già parzialmente in atto), il 53 per il Giostra, il 43 per Gravitelli – Montepiselli, il 39 per Camaro,il 33 per Bordonaro. Per capire quali sarebbero i benefici basta prendere ad esempio una di queste linee. Il 47 Portella Arena-Cavallotti attualmente compie questo percorso: PORTELLA ARENA – CIARAMITA – VIALE ANNUNZIATA – BABY PARK – VIALE DELLA LIBERTA’ – VIALE GIOSTRA – VIA GARIBALDI – VIA CESARE BATTISTI – VIA T. CANNIZZARO – STAZIONE CENTRALE. Il nuovo tragitto proposto invece sarebbe: PORTELLA ARENA – CIARAMITA – VIALE ANNUNZIATA – BABY PARK. In questo modo il bus risparmierebbe tutto il tragitto che l’utente può compiere tranquillamente prendendo il tram e così gli autobus potrebbero senza dubbio implementare le corse dal villaggio.
L’ingegnere Russo ha anche valutato il rischio di andare incontro a disagi visto il numero ancora basso di tram in linea. L’dea di creare una “metropolitana di superficie” con l’inserimento di navette “Mare – Monti” nei cinque torrenti principali della città ortogonali alla linea tranviaria, sicuramente migliorerebbe la mobilità del trasporto pubblico, ma evidenzierebbe ancor di più alcune criticità, come ad esempio lo scarso numero di vetture del tram, che si troverebbe in alcune fasce orarie sovraccaricato. Da qui l’idea di programmare nel medio termine, la messa in opera di una, o più, dorsali di supporto, pensate proprio per coadiuvare il tram a smaltire il trasporto nella direzione nord-sud. La proposta è quella di aggiungere una linea “navetta” che da piazza Castronovo arrivi fino a Villa Dante, con un percorso parallelo a quello del tram, ma più inserito nella città, tanto da toccare Piazza Castronovo – Via Garibaldi – Via Cesare Battisti – Via Catania – Provinciale.
L’analisi del progettista e del meetup ha valutato anche i pro e i contro del progetto. Tra i benefici elencano il raddoppio o la tripicazione delle frequenze attualmente garantite dai bus Atm, un maggior uso del mezzo pubblico e la creazione di nuova domanda, zero costi, meno intasamento delle strade, aree di parcheggio spostate verso le periferie. I contro riguarderebbero invece un potenziale sovraffollamento dei tram, la modifica delle abitudini del personale Atm e i disagi degli utenti per l’eventuale cambio bus-tram.
Un progetto che è stato accolto con grande interesse dall’assessore Cacciola, dal direttore Foti e dal dirigente Pizzino, soprattutto in un’ottica propositiva e di collaborazione che amministrazione e azienda vogliono lanciare proprio in questa delicata fase di rielaborazione delle linee bus.
“Questo 2016 lo stiamo dedicando all’analisi di proposte ed esigenze per modificare tutte quelle linee ormai anziane e legate ad esigenze di vent’anni fa. Fino ad oggi ci eravamo concentrati di più sui villaggi, questo progetto guarda più al centro città e dunque rappresenta per noi un’ulteriore fonte di riflessione, anche in vista dei 32 nuovi che speriamo di avere entro la fine dell’anno” ha spiegato l’assessore Cacciola.
Sotto il profilo tecnico il progetto del meetup ha avuto il via libera del dirigente Pizzino: “Il modello può funzionare e lo ha testimoniato l’esperimento fatto nel giorno della grande manifestazione di Libera, quando il centro città è stato servito solo dai tram”.
Anche per il direttore Atm Foti quella presentata oggi è di certo un’operazione che va studiata e approfondita: “Vogliamo riflettere attentamente sulla domanda della nostra utenza e allargare il più possibile il bacino di chi si serve di bus e tram. Nel momento in cui si chiede alla gente di cambiare mezzo si deve essere in grado di garantire tempi certi e brevi di attesa. Possiamo però pensare di attivare entro l’estate una di queste linee in via sperimentale per toccare con mano come funziona”.
Quindi si farà un esperimento. Le idee che sono piaciute maggiormente a Foti e Cacciola sono la linea che va da Montepiselli a piazza Cairoli attraversando la via Tommaso Cannizzaro, ma anche l dorsale Gazzi-piazza Castronovo. Il progetto c’è, l’intenzione di collaborare anche.
“Messina è tra le città d’Italia più cementificate e con meno verde pubblico ed al terzo posto per il maggior traffico veicolare. Dobbiamo invogliare i cittadini – intervengono Andrea Bucchiarone ed Angela Raffa, organizers del meetup – ad utilizzare il mezzo pubblico preferendolo al privato, dando loro la certezza dei tempi di percorrenza e di attesa alle fermate. Solo rendendo gli spostamenti cittadini un’esperienza più salutare e meno stressante, si potrà permettere ai Messinesi di guardare come opportunità l’eventuale creazione di percorsi ciclabili e di aree pedonali, che in questo momento vengono da molti vissuti solo come ulteriore intoppo per la viabilità”.
Francesca Stornante