L’epilogo era chiaro da anni, ma adesso è più che mai vicino. Lo scorso 25 febbraio la Regione ha messo in liquidazione l’Ente Fiera e dunque la “Campionaria Internazionale”, per come i messinesi sono abituati a vederla, non si svolgerà più. Dopo 73 edizioni, dal 1938 ad oggi, per farne una 74esima, semmai si riuscirà, bisognerà trovare altri organizzatori e un altro luogo. L’idea della Sanderson è rimasta su carta, l’area non è mai stata totalmente bonificata e sono ancora in piedi resti di vecchi capannoni, alcuni dei quali con tetto in eternit, i cui frammenti sono nella condizione di nuocere gravemente alla salute. Eppure si trova nei pressi dello svincolo autostradale e della stazione ferroviaria di Tremestieri, un’ubicazione certamente più felice rispetto a quella di un lungomare che non poteva più restare chiuso tutto l’anno alla cittadinanza, per aprire solo nei primi 15 giorni di agosto.
Ai messinesi, forse, mancherà la tradizione, quella di recarsi con tutta la famiglia a visitare quegli spazi e quei padiglioni che però, ogni anno di più, erano diventati sempre più scarni. Non mancherà certo la Fiera dell’ultimo anno, organizzata in fretta e in furia da un Ente sciolto dallo scorso governo regionale con delibera del 21 giugno 2012 resa pubblica sul sito internet della Regione solo il 16 novembre.
Per il “quartiere fieristico” di viale della Libertà, la nuova era è iniziata lo scorso 19 aprile, quando i cancelli, piccoli inconvenienti a parte, sono stati riaperti per non essere più chiusi. Ed i progetti, all’interno dell’area, non si limitano all’apertura, ma l’idea è quella di riempire il “contenitore”. Inizialmente, solo per ciò che concerne le aree esterne, visto che quelle interne andranno “rimodulate”. Alcuni padiglioni, quelli di interesse storico, saranno “recuperati”, altri, secondo un “quadro” stilato dalla Soprintendenza, verranno abbattuti. Così come si elimineranno i cancelli e i tornelli che danno sulla “passeggiata a mare”, togliendo di fatto e finalmente la cesura tra i due tratti di lungomare.
Le richieste per l’utilizzo delle aree continuano a pervenire. Hanno superato la cinquantina, ma non tutte verranno accolte. Un “sottocomitato” rappresentante le principali istituzioni cittadine ha già stabilito dei criteri da inserire in un avviso pubblico che sarà diramato a breve. Le concessioni a lunga scadenza saranno approvate da settembre in poi, ma intanto l’incombenza è quella di approntare una stagione estiva di eventi.
Per questo, è stata posta una data come termine per le richieste: il 15 giugno. L’obiettivo è quello di dar spazio, dal 1 luglio al 30 settembre, ad una serie di concerti, sagre ed altre manifestazioni che contemplino la massima fruizione pubblica.
Potrebbe finalmente tornare a rivivere l’Irrera a Mare, per il quale sono già arrivate delle richieste sia per il punto di ristorazione sia per la terrazza esterna. Il piano superiore rimarrà a disposizione per mostre, convegni e quant’altro, mentre quello inferiore potrà essere adibito al settore gastronomico. All’esterno, l’idea è quella di programmare una mini stagione di concerti jazz. Altri eventi potranno realizzarsi, invece, nella parte nord dell’area, con un’arena che sarà dedicata alla musica ed al teatro.
Niente fiera tradizionale, dunque, ma eventi e spazi liberi che non potranno far rimpiangere i “mercatini” degli ultimi anni.
(Marco Ipsale)