Furci. Rinegoziati i mutui. Di Bella: “Con il risparmio abbassiamo le tasse”

"Con il risparmio della rinegoziazione dei mutui si può pensare concretamente ad una riduzione dei tributi locali, continuando tra l'altro, a non far pagare la tasi come già accaduto". La proposta del presidente del Consiglio comunale di Furci Siculo è contenuta in una nota ed è stata apprezzata, considerata la crisi economica che attanaglia le famiglie. Andiamo con ordine. La rinegoziazione dei mutui (ben 39) approvata dal Consiglio comunale lo scorso 29 maggio, consentirà in questo mese di giugno al Comune di Furci Siculo un risparmio di circa 45mila euro. Negli anni successivi sarà invece pari a 28mila euro. Lo ha reso noto il vicesindaco e assessore al Bilancio Maria Vera Scarcella, precisando che “la rata da pagare nel mese in corso è più bassa in quanto comprende solo gli interessi”. Sull’argomento è intervenuto il presidente del Consiglio, Gianluca Di Bella, ricordando che il civico consesso ha deliberato, nel novembre 2014 e nell’ultima seduta del 28 maggio 2015, la rinegoziazione dei mutui contratti con la Cassa depositi e prestiti.

“Queste due delibere proposte da sindaco, Giunta e dal responsabile del servizio area Economico-finanziaria – fa notare Di Bella – permetteranno complessivamente un risparmio di circa 140-150 mila euro. Inoltre il bilancio consuntivo 2014, già approvato in Giunta ed in fase di analisi della commissione consiliare per poi essere approvato dal Consiglio, determinerebbe un avanzo di amministrazione di oltre 200 mila euro. Ritengo, personalmente, che questi risultati, ottenuti anche da sforzi amministrativi dell’attuale esecutivo – chiosa Di Bella – siano utilizzabili per continuare, come già fatto nel 2014, a non far pagare la Tasi ed in ulteriori riduzioni della tassazione locale, anche in considerazione che altri tributi comunali (ad esempio il servizio idrico) a causa di obblighi legislativi sovracomunali dovrebbero essere aumentati determinando ulteriore aggravio sul potere economico della nostre famiglie”. Il presidente del Consiglio auspica che “queste considerazioni siano concretamente analizzate dall’assemblea al fine di valutare, anche con il prezioso consiglio dell’esecutivo e dei tecnici, le opzioni per garantire ai cittadini gli stessi servizi del 2014 e senza ulteriore aumento delle tassazione. Anche in considerazione che la riduzione della tassazione – conclude Di Bella – è stata, e per quel che mi riguarda rimane, un caposaldo degli impegni elettorali assunti con i cittadini”.

Carmelo Caspanello