Era il febbraio 2016, quando l'architetto Maria Gangemi, presidente dell'associazione Carolina Onlus, che si occupa di pet therapy, ha presentato all'amministrazione comunale un'idea di riqualificazione di Villa Quasimodo, ai più conosciuta come Villetta Royal, ma quel progetto rimase senza risposta alcuna da parte dell'amministrazione e venne sepolto sotto altri documenti per essere dimenticato, almeno fino ad oggi.
Proprio questa mattina, in una conferenza a Palazzo Zanca, l'architetto Gangemi, è tornata alla carica, supportata dal presidente dell'associazione Missione Messina, Daniele Zuccarello, associazione di cui la stessa Gangemi fa parte, per chiedere una volta per tutte delucidazioni sulla progettualità che l'amministrazione ha in merito all'area verde cittadina in questione.
Quello che oggi si trova in uno stato di degrado, complice anche l'inciviltà di alcuni cittadini e ragazzi e che frequentano l'area, è un dei pochi polmoni verdi della città, che potrebbe essere riqualificato una volta per tutte "per come si deve" e riconsegnato ad anziani, giovani e famiglie della zona. In particolare l'idea dell'architetto Maria Gangemi, tradotta in un progetto concreto grazie all'opera del geometra Mauro Venuti, prevede la divisione della villa in due parti principali, una dedicata al verde e ai giochi per i bambini, mentre un'altra dedicata alle attività di pet therapy che la Gangemi, si propone di portare avanti con la sua associazione Carolina Onlus. L'associazione una volta affidatale la gestione della villa, si prenderà carico anche delle spese e delle attività di manutenzione, pulizia e controllo del'area. Nel progetto è previsto inoltre l'inserimento di una fontanella di acqua potabile gratuita, fornita dall'azienda messinese Intertek, il cui presidente, Giovanni Interdonato, era anche presente alla conferenza.
Ma il punto cruciale della questione, ha tenuto a sottolineare Daniele Zuccarello, è che manca una progettualità intorno a questo spazio: "vogliamo sapere cosa vuole fare l'amministrazione, se questo progetto non vi piace, vogliamo sapere qual è la vostra idea", ha dichiarato, convito che l'unica strada per garantire il decoro delle aree pubbliche sia quello di affidarne la gestione ai privati che se ne possono prendere cura anche perché, giustamente, rientra nei loro interessi. Questo non vuol dire privatizzare l'area pubblica che sarà comunque liberamente accessibile, ma affidarla a chi potrebbe curarla "visto il fallimento delle istituzioni, che continueranno a fallire", ha detto Zuccarello.
Il progetto, è in giacenza tra le carte dell'amministrazione, quello che si deve fare è solo aprire un bando per l'affidamento e premiare la proposta migliore, qualunque essa sia. La villa è stata inserita dall'amministrazione nel piano triennale opere pubbliche, forse per un progetto di educazione stradale per bambini, ma ancora nulla si è visto e ciò non toglie che potrebbe comunque convivere con qualsiasi altra attività un investitore privato voglia attivare nell'area.
Circa 8 mesi fa c'è stato lo sgombero del vecchio chiosco che gestiva l’area, da allora la villa si trova in condizione di degrado, e nonostante alcuni sporadici interventi di pulizia dell'amministrazione, l'are continuerà a versare nel degrado se non si deciderà ad affidarla a qualcuno che, costantemente, possa prendersene cura.
Marco Celi