Difendere il pubblico significa difendere i diritti e le opportunità di tutti e non solo di chi può permetterselo. Questo il nodo della Manifestazione nazionale organizzata a Roma dalla Cgil insieme alle categorie che seguono i settori maggiormente legati al pubblico, ovvero la FLC – scuola università ricerca – e la FP – la funzione pubblica che accorpa sia sanità e uffici, vigili del fuoco e servizi sociali- che si terrà domani, sabato 8 ottobre, nella capitale sotto lo slogan “Pubblico è futuro”. L’iniziativa è stata presentata questa mattina nel corso di una Conferenza stampa nel corso della quale i dirigenti della Cgil provinciale presenti – il segretario generale Cgil, Lillo Oceano; la segretaria generale Flc, Graziamaria Pistorino; la segretaria generale FP, Clara Crocè- hanno evidenziato le ricadute concrete sulle condizioni di vita dei cittadini della scelta del Governo di tagliare risorse e personale al pubblico.
“Oltre 2000 posti di lavoro tra insegnanti e personale Ata perduti in tre anni solo nella nostra provincia con scuole che non hanno il tempo pieno, classi e istituti dei comuni più piccoli che vengono accorpati con gravi disagi per gli studenti e un problema sicurezza per il sovraffollamento. Senza calcolare l’immenso danno fatto con i tagli alla ricerca e alla sanità che hanno portato ai viaggi della speranza prima e a quelli spesso senza ritorno dei nostri figli costretti a cercare lavoro qualificato altrove”, spiega Pistorino, segretaria generale della FLC.
Sul nodo tagli interviene anche la segretaria della Fp Crocè che punta il dito contro il blocco del turn over e sulla mancata stabilizzazione dei precari che in molti uffici pubblici sono coloro che garantiscono il servizio. Crocè cita ad esempio il caso del comune di Mongiuffi Melia dove i due unici dipendenti operano affiancati da 10 precari. “Basta guardare a cosa sta accadendo in questi giorni: dalla sanità alla giustizia passando per la nettezza urbana e l’assistenza ai cittadini. Tagli e condizioni che rendono sempre più difficile l’accesso ai servizi pubblici e che stanno favorendo le strutture private a spese dei cittadini”. Le manovre estive del governo hanno prodotto effetti pesantissimi su tutto il Pubblico impiego e su scuola, università, ricerca: nel 2011 sono stati tagliati 200milioni alla giustizia; 400milioni verranno tagliati all’università nel 2012; 20miliardi per le agevolazioni fiscali ed assistenziali; nel 2014 i finanziamenti per il settore pubblico si ridurranno di 60miliardi di euro. “Numeri che si tradurranno in fatti: meno scuola pubblica, meno università, meno sanità, ricerca scientifica per cure e progresso del paese e soprattutto meno legalità e una giustizia che funzionerà sempre peggio”, commenta Lillo Oceano segretario generale della Cgil di Messina.
E nella 4° Giornata mondiale per un lavoro dignitoso che cade proprio all’indomani dei funerali delle operaie di Barletta, la Cgil ricorda come ad effettuare prevenzione e controlli affinché simili tragedie non debbano ripetersi sono uffici pubblici: l’Inps, l’Ispettorato del lavoro. “Nella nostra provincia gli ispettori Inps che sono appena 22 per 48mila aziende censite. Senza contare quelle totalmente irregolari come nel caso di Barletta. Uffici che nell’arco di pochi anni si sono visti dimezzare il personale addetto e le risorse. Difendere la scuola, la sanità, la giustizia e le persone che ci lavorano significa difendere il nostro futuro”, conclude Oceano.