Continua il botta e risposta tra l’opposizione del gruppo consiliare Giovani per Furnari e l’amministrazione. Tema del contendere, in particolare, l’Arena di Furnari, scelta dall’Ente Teatro Vittorio Emanuele di Messina quale palcoscenico per una parte della programmazione estiva.
Nelle scorse settimane i consiglieri comunali di minoranza, attraverso due interrogazioni ed una nota diffusa a mezzo stampa hanno richiesto al sindaco Mario Foti chiarimenti in merito ad alcuni costi relativi alla struttura e ad alcune ordinanze emesse in occasione della programmazione degli spettacoli. Il primo cittadino in merito ha replicato attraverso Tempostretto (vedi articolo correlato).
Adesso il gruppo Giovani per Furnari torna sull’argomento anche alla luce della replica del primo cittadino alle segnalazioni precedenti. Il primo punto riguarda la vicenda dei cavi elettrici destinati alla pubblica illuminazione.
“Nella nostra interrogazione chiedevamo- sottolineano i consiglieri- se fossero idonei i cavi previsti per il ripristino dell’impianto di pubblica illuminazione lungo il Viale dei Vespri Siciliani. Vicenda poco chiara, viste le affermazioni del sindaco, che ha dichiarato che nel 2010 furono trafugati, ad opera di ignoti, circa 5 km di cavi; poco chiara perché lo stesso sindaco, nell’assegnare all’UTC la somma di 40.000 euro per l’acquisto di detti cavi, prevedeva l’acquisto non di 5 ma di ben 14 km di cavi. Ci chiediamo come sia stato possibile eseguire il collaudo dell’intera struttura, compreso l’impianto elettrico prima dell’acquisto del relativo materiale necessario; acquisto effettuato il giorno prima dell’inaugurazione dell’Arena, avvenuta il 20 giugno. Da foto pubblicate su facebook si vede chiaramente la presenza dell’illuminazione già la sera del 12 giugno. Da quanto ci risulta, il nulla osta è stato rilasciato dalla commissione pubblici spettacoli il 17/06/2015, quindi 2 giorni prima dell’acquisto del materiale elettrico, ma dopo l’assegnazione dei 40.000 euro per la riparazione dell’illuminazione del Viale dei Vespri Siciliani, avvenuta il 5 giugno”.
Il gruppo Giovani per Furnari chiede inoltre di sapere quale sia la somma raccolta con l’incasso della serata inaugurale della Rassegna estiva a Furnari e che, secondo quanto dichiarato dal sindaco ad un quotidiano, sarebbe stato devoluto alle popolazioni del Nepal. Inoltre i consiglieri tornano a chiedere chiarimenti in merito alla determina sindacale che fissa il divieto assoluto di vendita di bevande ed altro nelle aree vicine all’Arena “chiediamo se vi sia un fornitore ufficiale e nel qual caso come sia avvenuta la selezione. Con quali fondi siano stati acquistati il ghiaietto, i massi e le piante per l’abbellimento “dell’Arena”, giacché, a tutt’oggi, non esiste un impegno di spesa. Da quale cava e da quale vivaio siano stati presi e chi li abbia richiesti, se esistano bolle di accompagnamento e fatture, queste ultime necessarie per l’IVA, anche in caso di omaggio. Queste sono le domande, al di là di ogni demagogia, che ancora oggi attendono risposta. Non sono bassezze politiche, come si vuol far credere, ma domande alle quali una normale amministrazione, soprattutto quando si proclama dedita alla legalità, deve rispondere. Volerci affibbiare di preferire il Teatro di Tindari a quello di Portorosa è mistificazione. Affrontare la tematica del turismo non può prescindere dalla creazione di un sistema. Diversificare l’offerta di un territorio è fondamentale e, in presenza di una struttura già esistente, l’amministrazione avrebbe fatto meglio a puntare su mostre tematiche per valorizzare il centro storico e il parco, su esposizioni di prodotti locali, su giornate da dedicare agli anziani e ai bambini; avrebbe potuto rendere fruibile agli spettatori il campo di calcio comunale per dare la possibilità alle associazioni sportive di organizzare tornei estivi; organizzare serate di intrattenimento nelle zone dove sono concentrate le attività commerciali. Diversificare l’offerta rappresenta una forza di attrazione”.
A margine la replica alle contestazioni fatte dal sindaco con la rettifica a proposito delle affermazioni fatte dai consiglieri definendole mistificazioni di un’opposizione “manovrata” da quanti sono usciti dalla scena politica del paese o in seguito alle inchieste o dopo lo scioglimento del consiglio per infiltrazioni mafiose. “ è notorio e risaputo che questo Ente locale è stato qualche anno orsono sciolto per infiltrazione mafiosa ritenendo sussistente il condizionamento elettorale da parte della c.d. “Cosca dei Mazzarroti” a sostegno di quella Amministrazione Comunale eletta nelle consultazioni elettorali del 2007. Così come del resto è altrettanto noto il sostegno politico di quegli Amministratori comunali — destinatari del provvedimento di scioglimento, poi arrestati ed oggi imputati nel processo “Torrente” – a favore della lista e del gruppo consiliare “Giovani per Furnari”.Le speciose e strumentali polemiche dei “Giovani per Furnari”, di fronte alla importanza degli eventi programmati mostrano come costoro perseguono soltanto altre finalità piuttosto che l’amore per la crescita di Furnari. Di fronte ad un impegno dell’Amministrazione a promuovere eventi artistici di rilevanza internazionale, si pretende di fare opposizione politica disquisendo su bolle di accompagnamento, su cavi elettrici, su canali di scolo, su tessere- omaggio, su percentuali da “conti della serva”. Tutto ciò sta creando un danno di immagine al Comune di Furnari”. Foti ha già annunciato che procederà per vie legali a tutela dell’immagine del Comune.
In merito a queste contestazioni i consiglieri di minoranza sottolineano come il sindaco, nel rispondere alle interrogazioni e alle note, faccia riferimento a vicende accadute 8 anni fa legandole all’Arena. “In questi 4 anni invece non abbiamo mai fatto riferimenti a nessun genere di apporti elettorali nei confronti di nessuno. A proposito del sostegno politico alla lista Giovani per Furnari degli amministratori coinvolti nello scioglimento del consiglio per il quale c’è un processo in corso, ricordiamo che ci sono anche alcuni sostenitori dell’esperienza amministrativa di quegli anni che sono transitati nelle fila della maggioranza. Il nostro gruppo rivendica comunque di essere libero, autonomo e di non avere scheletri nell’armadio”.
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Rosaria Brancato