Dopo dieci anni anche l’istituto Nautico Caio Duilio torna ad occupare. L'anno scolastico 2013/2014 si è inaugurato all'insegna di molteplici disagi strutturali e logistici che hanno ritardato parzialmente il regolare svolgersi delle lezioni. A causa della mancanza delle aule, i laboratori di navigazione, macchine e carteggio sono stati materialmente dislocati in via Santa Cecilia in alcuni locali dell'Arpa, arrecando non pochi disagi a discenti e docenti che, comunque, hanno garantito, con non poche difficoltà, il regolare svolgersi delle lezioni.
La scelta di occupare l'Istituto da parte dei rappresentanti, appoggiati dalla popolazione studentesca, è maturata dopo mesi di ripetute manifestazioni, atte a sollevare l'attenzione delle Istituzioni locali.
“Andando un po’ a ritroso – spiegano i rappresentanti d’istituto Mbarki Yassine, Alessandra Scuderi, Martina Vadalà e Gianluigi Coluccio – sarebbe interessante analizzare le numerose riforme operate dai vari Ministri della pubblica Istruzione che si sono succeduti negli anni, i quali hanno assolutamente svilito l'importanza di un indirizzo di studio che oggi, nonostante il panorama di profonda depressione economica, riesce a formare professionisti i quali, al contrario della maggior parte dei diplomati, riescono in un tempo relativamente breve, a trovare collocazione nel mondo del lavoro. Sino a qualche anno fa, infatti, l'affluenza degli iscritti al Caio Duilio era nettamente inferiore rispetto a oggi, ragion per cui alcune parti della struttura sono state cedute alla Scuola Elementare Mazzini e alla Scuola Media Gallo. Alla luce dell'attuale controtendenza, che ha visto e vede crescere in maniera esponenziale il numero degli studenti, non è più possibile rinunciare a nessuno spazio e per far posto ai numerosi alunni si sono dovute apportare modifiche alla struttura "inventando" nuove aule laddove prima sorgevano i succitati laboratori e persino nel vano docce”.
L’occupazione avviene in concomitanza con quella di altre scuole cittadine e, come sempre, all’avvicinarsi delle festività natalizie. “Ma è stata lasciata agli insegnanti la possibilità di svolgere le regolari attività di scrutinio – proseguono i rappresentanti – anche a discapito di coloro che, per svariate ragioni, avrebbero potuto recuperare carenze pregresse e che invece si ritroveranno con qualche voto negativo in pagella; e se anche questo non bastasse si è deciso di proseguire con la protesta anche nel corso delle festività natalizie”.
Due i punti cruciali che hanno alimentato la protesta, strettamente correlati tra loro:
– struttura obsoleta e divisa in quattro sedi che ha portato al trasferimento dei laboratori e quindi disagi e perdite di tempo ad alunni e professori;
– orecchie da mercante da parte delle Istituzioni locali che, sul momento si sono dimostrate propense ad ascoltare ma che, sul lungo periodo non hanno dato alcuna risposta concreta.
Gli studenti, infine, chiedono una presa di coscienza da parte delle istituzioni verso “un indirizzo di studio che, più di altri, richiede strutture adeguate per garantire una formazione ottimale. Un ringraziamento particolare va alla Presidenza dell'Istituto Nautico che, nonostante le difficoltà, si è impegnata a mantenere vivo e costruttivo il dialogo con gli studenti, e a tutti i docenti, i quali con costanza e grande spirito di iniziativa riescono comunque a tenere alto il nome della Scuola e il livello del servizio che essa offre”.