Venetico, il personale in agitazione rivendica il salario accessorio. Il 26 maggio incontro con il Prefetto

Dopo le assemblee sindacali dei dipendenti del comune di Venetico che si sono tenute il 16 e il 24 aprile, è stato proclamato lo stato di agitazione del personale ed è stata inviata una comunicazione anche al Prefetto. Nella missiva si legge che "l'amministrazione comunale di Venetico, nonostante le ripetute richieste e sollecitazioni, non ha inteso procedere alla convocazione delle parti per la definizione dei Contratti Decentrati relativi agli anni 2013 e 2014, impedendo di fatto ai dipendenti di percepire emolumenti ed indennità derivanti da prestazioni di lavoro formalmente rese a fronte della relativa disponibilità economica regolarmente definita nelle sedi opportune".

I sindacati aggiungono inoltre che "la stessa amministrazione ha assunto un atteggiamento di assoluta indifferenza e mancanza di correttezza e buona fede nei confronti delle scriventi organizzazioni sindacali non riscontrando mai le richieste ed i solleciti, se non con una nota in prossimità dell'ultima assemblea che evidenziava, qualora ce ne fosse stato bisogno, un evidente intento dilatorio".

FP CGIL, CISL FP, UIL FPL e CSA dunque si sono rivolti al Prefetto di Messina per chiedere di avviare le procedure di raffreddamento del conflitto previste dalla normativa, che precedono la proclamazione dello sciopero. Il 19 maggio il Prefetto di Messina ha comunicato al Comune di Venetico la proclamazione dello stato di agitazione del personale e ha invitato il sindaco e le segreterie provinciali a partecipare a una riunione in Prefettura che dal 21 maggio è stata rinviata a giorno 26.

Intanto il segretario del comune, dottor Giuseppe Torre, il 15 aprile aveva chiesto al responsabile dell'area economica e al revisore dei conti di verificare attentamente che fossero stati rispettati dall'ente i vincoli finanziari posti alla contrattazione integrativa. In particolare, la richiesta nasce dall'osservazione del Fondo del Salario accessorio per gli anni 2013 e 2014, nel quale, rispetto a quello del 1998, alcune voci risultano notevolmente aumentate.Una differenza pari a 45 mila euro, somma che andrebbe recuperata dal Comune. Inoltre, secondo l'analisi esposta nella missiva del segretario comunale, nessun incremento della dotazione organica o attivazione di nuovi servizi è stato attuato nel 2013 o 2014, quindi apparirebbe ingiustificata un ulteriore somma di circa 8 mila euro inserita nel prospetto del Fondo per la Contrattazione decentrata 2013-2014.

"In ogni caso – scrive il dottor Torre – la precaria condizione di bilancio certificata dalla stessa Corte dei Conti e che ha costretto l'Ente nel periodo 2013-2014 ad approvare anche un piano di rientro per la conclamata condizione pre-dissesto impedisce di procedere a detti incrementi".

Il sindaco Francesco Rizzo, dal canto suo, si dice fortemente amareggiato e determinato a ricorrere a provvedimenti disciplinari. Si attende ora l'esito dell'incontro convocato in Prefettura per capire come si potrà operare di fatto nel rispetto delle norme, nelle possibilità dell'ente e senza ledere i diritti dei lavoratori.

Antonella Trifirò