2mila 337 morti, 7mila 011 feriti, 69 mila 431 senza tetto, il crollo di 4.258 abitazioni e l'inagibilità di 31 mila 138 case. E’ il tragico scenario, fortunatamente solo simulato, di un'ipotetica emergenza sismica di 6,3 Richter, sulla base delle stime effettuate dal Dipartimento della Protezione Civile.
Sono questi i dati della settimana dedicata alla Protezione civile comunale, che si svolgerà a Messina da lunedì 5 a sabato 10, con una serie di esercitazioni di gestione dell'emergenza sisma. L'esercitazione presentata stamani a palazzo Zanca dall'assessore alla protezione civile, Filippo Cucinotta, e dall'esperto volontario del Comune per le attività di protezione civile, ing. Antonio Rizzo, presente il dott. Filippo Zagami del dipartimento sanità pubblica dell'Asp, prevede gli interventi di emergenza a seguito di un terremoto e successiva onda di maremoto.
Il terremoto nell’area sismica dello Stretto di Messina è un’emergenza classificata di tipo C (Legge n. 225/92 art. 2 comma 3; Legge n. 100/2012) che, per intensità ed estensione, deve essere fronteggiata con mezzi e poteri straordinari. Lo scopo dell'iniziativa è determinare e verificare, attraverso l’omogeneizzazione di procedure e linguaggi, l’impiego coordinato delle singole componenti e strutture operative. Nelle attivazioni previste si terrà conto della vulnerabilità degli edifici, delle infrastrutture e delle reti di erogazione dei servizi essenziali. “Messina 2014” considera l'intero territorio comunale e le attività operative di simulazione saranno distribuite nelle sei circoscrizioni, con particolare attenzione alla zona di Capo Peloro: I Area Sud, kmq 50,03, ab 23.973; II San Filippo, kmq 18,79, ab 29.180; III Gazzi, kmq 24,65, ab 64.078; IV Centro, kmq 8,12, ab 46.395; V Annunziata, kmq 20,15, ab 57.915; VI Peloro, kmq 89,49, ab 29.932 per complessivi 211,23 Kmq e 251.473 abitanti.
Nel corso dell’esercitazione “Messina 2014” il Comune, attraverso il Centro Operativo Comunale (C.O.C.), provvederà a verificare l’efficacia delle varie strutture operative previste nel “Modello di Intervento” per la Gestione dell’Emergenza, verificherà le Unità di Crisi Locali (U.C.L.) e le aree di attesa e di ricovero della popolazione e di ammassamento soccorritori e risorse, tramite l’attivazione delle “funzioni di supporto” del metodo “Augustus”. La simulazione sarà utile al miglioramento del livello di sicurezza e per la mitigazione dei danni potenziali. Il Centro Coordinamento Soccorsi (C.C.S.), attivato dal Prefetto di Messina ed istituito presso la Sala Operativa di Protezione Civile della Prefettura, azionerà, per far fronte alle varie emergenze simulate, tutte o parte delle “funzioni di supporto” del metodo “Augustus”. Le aree di ammassamento, già individuate nel Comune di Messina, per accogliere i soccorritori e le risorse in caso di emergenza, per allestire i campi base delle strutture operative delle FF.AA., della C.R.I. e del Volontariato, verranno verificate dal dipartimento protezione civile della Regione Siciliana – Unità operativa di Messina. Gli istituti scolastici dei distretti 28 e 29 testeranno il piano di evacuazione, secondo le procedure previste dal “Progetto Scuola Sicura”, attraverso il Piano di emergenza interno e di quello esterno dell’edificio scolastico, onde verificarne la funzionalità. Si esamineranno le reti di radiocomunicazione alternativa di emergenza del Settore Protezione Civile della città e saranno censiti i relativi ripetitori e gli apparati radio in dotazione ai vari Centri Operativi. Parimenti, a cura della Funzione Telecomunicazioni, saranno testati i collegamenti radio alternativi d’emergenza, anche con postazioni mobili, tra le seguenti strutture operative: CCS, COC, Strutture sanitarie, Aree di attesa, Ricovero persone e di Ammassamento Soccorritori e risorse, Aree sede di scenari di simulazione. Saranno accertati i Piani intraospedalieri elaborati dalle componenti sanitarie per le varie aree d’intervento (Ospedale Policlinico “G. Martino” – Ospedale Piemonte – Ospedale Papardo – Dipartimento Militare di Medicina Legale di Messina) per la gestione di macroemergenze sanitarie con il reale utilizzo di “feriti simulati” e la funzionalità dei Punti Medici Avanzati (PMA) previsti nella pianificazione comunale oltre a strutture sanitarie private. In questa esercitazione verranno sperimentati sia l’attivazione dei medici di base di supporto alle fasi di “primo soccorso” della popolazione con protocolli di intesa con l’Ordine dei Medici, sia l’allertamento dei medici disponibili al soccorso sul territorio nei PMA. In particolare, attraverso un team della “Associazione Italiana Medicina delle Catastrofi – AIMC”, verranno analizzate le fasi della catena dei soccorsi, dalla gestione dell’allarme all'attivazione dei PMA, fino al trasporto presso le strutture ospedaliere. La realizzazione dei PMA nei vari scenari ipotizzati sarà affidata al Servizio 118 SEUS (Servizio Emergenza Urgenza Sanitaria) e alla CRI. Le Associazioni di Volontariato saranno coinvolte nei vari scenari di esercitazioni secondo le specifiche competenze. Infine verranno effettuati seminari di psicologia dell'emergenza agli operatori sanitari e volontari del soccorso sanitario a cura del Dipartimento Salute Mentale ASP Messina Nord. Saranno testati i piani di evacuazione interni ed esterni delle seguenti strutture pubbliche: Palazzo Zanca e gli altri uffici comunali; gli uffici della Provincia Regionale di Messina; l'Università degli Studi (sede, uffici e facoltà); le Aziende Ospedaliere “Policlinico – Papardo – Piemonte”; l'IRCCS – Centro Neurolesi “Bonino Pulejo”; l'Azienda ASP 5 – Dipartimento Salute Mentale Centro Diurno Camelot; Scuole Distretti 28 e 29 (pubbliche e private); Capitaneria di Porto – Autorità marittima dello Stretto di Messina (VTS); Guardia Costiera; Base Marina Militare (Messina zona Falcata San Raineri); Arsenale Militare Messina (Agenzia Industrie Difesa); Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Messina; RFI – Rete Ferroviaria Italiana; Poste Italiane (uffici PT di Messina), oltre a cliniche private, case di ospitalità, centri commerciali, centri sociali e di assistenza, chiese/parrocchie, Auditorium ed impianti sportivi.
L'obiettivo dell'esercitazione, di cui è responsabile l'ing. Rizzo, è quello di evidenziare criticità e fornire spunti di riflessione per la correzione dei comportamenti e per la programmazione di interventi indispensabili per il miglioramento del livello di sicurezza, nella gestione dell'emergenza sisma. L'esercitazione interesserà sino a venerdì 9 varie aree della città e sabato 10, alle ore 9.30, momento conclusivo, al PalaCultura, con gli interventi dei rappresentanti delle Istituzioni. Nel corso della mattinata sarà illustrato il rapporto sulla settimana di quest'anno e sulla gestione degli interventi di soccorso sanitario ed infine è prevista la consegna degli attestati di partecipazione.