Il prof. Vita risponde ai No Proroga sulla Fondazione universitaria

Il prof. Vita risponde ai No Proroga sulla Fondazione universitaria

Emma De Maria

Il prof. Vita risponde ai No Proroga sulla Fondazione universitaria

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martedì 22 Gennaio 2013 - 15:50

Il candidato rettore non si sottrae alle domande poste da un gruppo di docenti sull' organismo di recente costituzione e sul mondo accademico in generale. E risponde così...

Circa un mese fa il professore Giuseppe Vita ufficializzava la propria candidatura alla guida dell’Ateneo peloritano inaugurando, dopo nove anni di governo Tomasello, la corsa all’ermellino.
Apertasi la successione all’attuale rettore, con la prima candidatura ufficiale di Giuseppe Vita, i No Proroga, attraverso le pagine di TempoStretto lo scorso 7 gennaio, hanno rivolto al Direttore di Neurologia e Malattie Neuromuscolari del Policlinico universitario alcuni interrogativi, che vi riproponiamo in sintesi.
“Dove erano i candidati alla carica di rettore quando un gruppo di docenti, minacciato di procedimenti disciplinari dal Magnifico Rettore – si chiedono – combatteva nelle aule dei tribunali amministrativi contro l’autoproroga delle cariche elettive al fine di garantire a tutte le componenti dell’Ateneo il diritto al voto?
Dove erano quando, facendo scempio di una sentenza del T.A.R. di Catania, in una ventina di Dipartimenti si negava il diritto al rinnovo della carica dei Direttori scaduti nel 2010?
Cosa hanno pensato gli aspiranti rettori nell’apprendere che la legittimità delle proroghe degli organi accademici era divenuta oggetto di una inchiesta della Procura della Repubblica?
Hanno forse ritenuto che la comunità accademica sia stata ben rappresentata – si interrogano ancora – con le scelte operate in materia di Statuto, regolamenti ed in ultimo sulla Fondazione, istituita con delibera da parte di un Senato Accademico ed un Consiglio di Amministrazione in regime di proroga e sulla cui permanenza in carica gravano fondate perplessità?
Non sentono, i Professori che aspirano a prendere il posto di Tomasello, l’onta del lapidario giudizio espresso dal G.I.P di Messina nella sentenza di primo grado in merito alle vicende inerenti un concorso espletato presso l’Università nel 2006?
Non ritengono che alla comunità accademica messinese sia stato fatto un torto, impedendole di riscattare il proprio orgoglio sedendo tra le parti civili del processo che vede tra gli imputati il Magnifico Rettore insieme ad una nutrita schiera di professori di I e II fascia?
Quanti aspirano ricoprire la carica di Rettore – concludono – dovranno saper dare prova di un sincero desiderio di cambiamento, della necessità di agire nella trasparenza, nel rispetto della legge e delle regole e soprattutto nel segno del dialogo, per la riconciliazione di tutte le anime della comunità accademica.
Invitiamo il Professore Vita, l’unico tra i potenziali candidati ad avere ufficializzato la propria posizione, ad esprimersi nel merito delle questioni qui sollevate”.

La risposta del candidato rettore, espressione della comunità accademica del Policlinico universitario, arriva alcuni giorni dopo in redazione: “Innanzi tutto devo premettere – scrive Giuseppe Vita – che la mia campagna elettorale sarà incentrata tutta sull’esposizione di idee e progetti per il governo del nostro Ateneo.
Pertanto non credo possa essere interessante per il corpo elettorale conoscere le mie risposte a domande, come quelle da voi formulatemi, che poco o nulla hanno a che vedere con la mia storia personale, con le decisioni assunte in prima persona e con i punti del mio programma.
Sarebbe certamente più utile che tutti assieme – invita il candidato rettore – cercassimo di superare steccati, solo apparentemente insormontabili, in un sereno clima di partecipazione e di costruttiva discussione.
Ed in questa ottica – spiega – ritengo sia doveroso esprimere il mio punto di vista sulla Fondazione Università: condivido il progetto e ritengo che questa possa rappresentare un importante strumento nel difficile, ineludibile percorso di collegamento tra università e società.
Sono molti gli Atenei che hanno saputo utilizzare ed impiegare le opportunità legate alla nascita della Fondazione – spiega Vita – ricordo Milano – Bicocca e Roma – Tor Vergata, con statuti similari al nostro.
Ed ancora Bologna dove, in 16 anni di attività, la Fondazione Alma Mater si è arricchita dell’adesione di numerosi enti pubblici e privati, costituendo e promuovendo una rete d’Alta Formazione e Formazione Continua di eccellenza.
Nella città di Messina la Fondazione potrà offrire importanti opportunità di sviluppo culturale ed economico per l’intero Ateneo ed in particolare, per quel che riguarda l’area di Medicina, potrà rappresentare una non trascurabile opportunità nel dialogo e nel confronto continuo con l’Azienda Policlinico”.
Vita entra poi nel merito del suo programma di governo e sulla fondazione aggiunge: “Una volta eletto eserciterei, insieme agli Organi di Governo dell’Ateneo, poteri di intervento diretto mediante un controllo attento e continuo sui programmi e sulla loro realizzazione, secondo quanto previsto dall’art. 16 dello statuto.
Il controllo delle attività della Fondazione inoltre – conclude il candidato rettore – è sancito nell’art. 1 dello statuto, nel quale si indica chiaramente come solo all’Università degli Studi di Messina, ente di riferimento della Fondazione, spetti qualsiasi delibera intorno ad eventuali modifiche statutarie.”
Totale è poi la disponibilità del professore Vita, sin dai prossimi appuntamenti elettorali, ad affrontare ed approfondire la questione fondazione con l’intera comunità accademica.
Emma De Maria

Un commento

  1. no.proroga.rettori. 22 Gennaio 2013 18:49

    Egregio Professor Vita,
    prendendo atto della Sua cortese replica e rispettando la Sua volontà di non esprimerSi, ci permettiamo sommessamente di farLe notare che è proprio nella qualità di elettori che Le avevamo sottoposto i quesiti ai quali non ha inteso replicare. Ciò in quanto riteniamo sia interesse prioritario del corpo elettorale conoscere la posizione Sua e degli altri candidati alla carica di Rettore in merito a questioni che, senza voler sollevare alcuno steccato, ci appaiono imprescindibili. Nel ringraziarLa per avere esplicitato il Suo pensiero circa la Fondazione Università di recente istituzione, ci associamo al suo auspicio che la competizione elettorale possa aver luogo in un sereno clima di partecipazione e di costruttiva discussione.
    Cordiali saluti
    Il Comitato Nazionale NO.PROROGA.RETTORI

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