Si è conclusa ancora con un nulla di fatto la seduta di ieri del consiglio provinciale, convocata per l’approvazione del conto consuntivo 2010. A fare saltare la sessione l’assenza del presidente Nanni Ricevuto, richiesta da più parti ma non ottenuta. Che l’aria non fosse delle migliori lo si era intuito dall’intervento in pregiudiziale del consigliere del Pd, Pippo Miano, centrato sulla situazione emergenziale sulle strade provinciali. Il consigliere Pippo Lombardo (Sicilia Vera), uno dei promotori della campagna avviata qualche settimana fa per la creazione di una commissione d’inchiesta sul Piano Strade, chiede immediatamente l’apertura del dibattito per discutere della vicenda. L’esponente della zona jonica sottolinea: «Ricevuto aveva promesso che al posto della commissione avrebbe provveduto personalmente a costituire un “gruppo di lavoro” che verificasse la regolarità degli interventi e approfondisse ogni altra questione legata all’emergenza strade». Eppure da quel 22 aprile, non si è registrata alcuna notizia ufficiale e sono rimaste sono le dichiarazioni del presidente.
Intanto la discussione si sposta sul conto consuntivo che prende il via con la relazione dell’assessore Antonino Terranova (vedi correlato in basso). Il Pd con Francesco Italiano, come già aveva fatto nel corso degli ultimi giorni, chiede che a relazionare siano anche gli altri assessori, così come avvenuto lo scorso. Richiesta per il momento caduta nel vuoto. Come detto particolarmente “sollecitata” la presenza di Ricevuto. Chiede il confronto in aula con il presidente Matteo Francilia, capogruppo dell’Udc-D’Alia, stessa area politica dell’assessore Terranova. Anche se rispetto all’ultima seduta il clima sembra essersi rasserenato tra centristi e PdL, il partito di Casini si dichiara non disposto a fare sconti sui temi programmatici. L’obiettivo, evidentemente, è di restare in giunta seppur evidenziando la differenza di posizioni con gli altri soggetti politici che si trovano in maggioranza: una strategia probabilmente finalizzata ad evitare passi falsi da giustificare nel prossimo confronto con l’elettorato. L’impressione attuale, rinnovata, è che fino a settembre non si concretizzerà alcun divorzio e che l’Udc alla fine voterà i documenti finanziari presentati in aula. Mossa che, al di là della presenza all’assessorato al Bilancio di Terranova, che prova a fare da equilibrista tra le richiesta provenienti dai vari colleghi, alcuni interpretano come un autogol centrista alla luce delle accese dichiarazioni rilasciate qualche giorno fa (vedi altri correlati).
A proposito di potenziali punti di divergenza, è ancora una volta Pippo Lombardo a lanciare la provocazione: «Non credo che Terranova sia d’accordo con il gravoso affitto del Monte di Pietà, con i sette milioni di mutuo per interventi sulla viabilità provinciale per intervenire su strade per le quali erano già stati spesi dieci milioni con somme urgenze, con le continue risorse destinate alla Sogas. Potrei aggiungerne altre. Se l’assessore è d’accordo, ma non credo, per me si può andare avanti e votare, altrimenti intervenga Ricevuto». Probabilmente Terrannova non approverà, ma andrà avanti finché così deciderà con il suo partito per mantenere in piedi la maggioranza. (E. Rigano)