L’ultimo consiglio comunale di Santa Teresa di Riva (lunedì 29 luglio) ha registrato l’ennesima rottura tra la maggioranza e il gruppo di minoranza “Città Libera” che ha abbandonato l’aula come espressione del proprio dissenso nei confronti delle scelte amministrative. Dal gruppo di maggioranza riceviamo e pubblichiamo:
“In merito alle solite illazioni del capogruppo della minoranza consiliare si precisa che, come ribadito dal Segretario Comunale in consiglio, tutti i termini previsti dalle norme per le convocazioni del consiglio comunale sono stati ampiamente rispettati, mettendo a disposizione dei consiglieri tutta la documentazione nei tempi utili. Si aggiunge che il presidente del collegio dei revisori dei conti, 4 giorni prima della seduta del consiglio, per ben quattro ore è stato a casa del capogruppo Di Ciuccio (questa è una anomalia che non si verificherà più in quanto tali incontri si fanno nel palazzo municipale …!!! ), mentre il ragioniere generale del comune è stato per innumerevoli ore a più riprese sempre a disposizione della minoranza consiliare. E’ ovvio che il capogruppo Di Ciuccio, resosi conto che il bilancio era un documento tecnicamente perfetto e politicamente eccezionale, nulla poteva dire se non inventarsi la solita filastrocca regolamentare che allieta i preliminari delle nostre sedute consiliari in ogni occasione in quanto, nel merito delle questioni, finora è emersa solo ignoranza e pressapochismo. Per quanto riguarda infine la relazione del Sindaco, tutte le informazioni ed i dati esposti inchiodano a delle gravi responsabilità i dante causa del Di Ciuccio che, come capita spesso con i mercenari delle legioni straniere, ha preferito scappare dal campo di battaglia essendo cosciente che la stessa era persa in partenza. Purtroppo è vero… si è dato spettacolo in consiglio comunale, abbiamo assistito alla commedia poco brillante dei “disertori alla sbaraglio…”.
Si precisa in definitiva che il Di Ciuccio, essendo uno “straniero” come il Sindaco, non conosce la storia di Santa Teresa di Riva ma a differenza di De Luca, che ha dimostrato di aver studiato e compreso la storia politico-amministrativa degli ultimi dieci anni, il Di Ciuccio evidentemente non ha avuto la forza e la voglia di studiare essendo logorato da quei sentimenti della miserabilità umana che non è riuscito a nascondere nell’ultimo consiglio. Peccato… il mancato fattivo contributo della minoranza consiliare, in verità mai ricevuto facendo sempre i disertori, non ci ha permesso di perfezionare ulteriormente il bilancio… ce ne siamo fatti una ragione e andremo avanti ugualmente a prescindere dallo messa in onda degli psicodrammi del capogruppo Di Ciuccio, che ormai ha assunto le sembianze di oppositore al Sindaco De Luca tradendo il mandato elettorale che i santateresini gli hanno assegnato”.