La sospensione di ferie e permessi all’Amam finisce al centro dello scontro tra Cgil, Cisl e Uil ed i nuovi vertici dell’azienda.
La vicenda è collegata anche alla scadenza del contratto con gli ex Cea ai quali per legge non è più possibile concedere un’ulteriore proroga.
Pomo della discordia tra Amam e sindacati è stato il provvedimento dell’azienda relativo alla sospensione di ferie e permessi in considerazione del Piano d’emergenza, in vista della riorganizzazione complessiva delle Partecipate e del Comune, così come disposto da De Luca. Il sindaco nelle scorse settimane ha infatti avviato la ricognizione del personale di tutte le partecipate e di Palazzo Zanca (chiedendo ai dirigenti dei Dipartimenti l’invio delle relative schede) prima di poter procedere alla riorganizzazione dell’Ente ed a qualsiasi eventuale azione per incrementare un settore piuttosto che un altro.
La sospensione settembrina all’Amam ha causato la protesta delle organizzazioni sindacali: “ Sia ben chiaro ferie e permessi possono certo essere sospesi, ma in presenza di una necessità imprevedibilmente sorta all’ultimo momento, oppure, per far fronte ad un aumento del lavoro da smaltire- scrivono Foti, Trimboli e Caruso rispettivamente segretari generali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil- Nessuno dei due casi però riguarda l’Amam. Da anni denunciamo la progressiva riduzione di personale che mette a rischio i servizi e chiediamo di bandire i concorsi per le assunzioni. Una condizione quindi tutt’altro che imprevedibile dato che tutti lo sapevano. E non vi è nemmeno traccia di un programmato aumento di attività. Sembra dunque strano che, proprio all’indomani dell’iniziativa dei lavoratori Amam al municipio, l’ente abbia proceduto a sospendere i diritti delle maestranze. Se poi l’organico risulta ridotto per via della fine dei contratti di lavoro a termine, che senso ha sospendere indiscriminatamente le ferie e permessi in tutto l’ente, coinvolgendo così anche i settori non interessati?”
Filctem-Cgil , Femca-Cisl e Uiltec-Uil chiedono il ritiro del provvedimento ed un incontro con i vertici aziendali per concordare soluzioni alternative.
A gettare acqua sul fuoco ed a spiegare l’accaduto è il presidente dell’Amam Salvatore Puccio: “Il provvedimento s’inserisce in un piano temporaneo e d’emergenza per sopperire alla carenza d’organico. La sospensione delle ferie è comunque prevista dal contratto e l’abbiamo decisa nelle more della riorganizzazione delle partecipate che su disposizione dell’amministrazione stiamo programmando. La priorità è garantire la continuità del servizio, nel pieno rispetto dei diritti dei lavoratori che in questo caso non ritengo siano venuti meno”.
Quanto alla vicenda degli ex Cea è la legge del 2017 a non consentire più ulteriori proroghe e quindi ad impedire la prosecuzione del rapporto di lavoro. Alla data d’insediamento della nuova giunta inoltre non era stato pubblicato, né predisposto alcun bando, che peraltro dovrebbe comunque rispettare tutti i canoni per l’accesso ad una pubblica amministrazione.
In questo senso era stato molto chiaro De Luca nel giorno della protesta degli ex Cea quando aveva dichiarato: “Non sono disponibile a fare atti illeciti e non sono disponibile a mantenere personale in regime di proroga in violazione di legge – Tutte le forme di protesta sono legittime ma non consento a queste persone da me ricevute senza alcun problema di insultarmi”
Il piano di riorganizzazione dell’Amam quindi sarà collegato al censimento che verrà fatto nelle prossime settimane di tutto il personale, perché il funzionamento della macchina comunale ed il riordino delle Partecipate è uno dei “pallini” fissi del sindaco.
R.Br.