Una “psicopandemia” quella del Covid19, come la definiscono gli esperti, che sta toccando picchi di isolamento sociale altissimi. Dati allarmanti arrivano dai racconti quotidiani di una società devastata da una pandemia ancora Incontrollata.
L’allarme lanciato dalla stampa nazionale: un 17enne e una 14enne si sfregiano il viso, “Volevamo provare la soglia del dolore”. Pm: “Sofferenza acuita da lockdown” Abbiamo fatto questa prova per verificare la soglia del dolore”. E’ quanto avrebbe detto il ragazzo di 17 anni che lunedì scorso ha inferto dei tagli alle estremità delle labbra ad una ragazzina di 14 anni, che poi è stata ricoverata all’ospedale di Cernusco sul Naviglio, nel Milanese. Stando a quanto riferito nelle indagini dei carabinieri di Cassano d’Adda e della Procura per i minorenni, lei poi avrebbe cercato di infliggere gli stessi tagli a lui, ma per il dolore si sarebbe fatta accompagnare al pronto soccorso. Tagli tipici della bocca di JOKER IL conosciuto nemico di Batman,ma che vanno ben oltre l’EMULAZIONE DI UN FILM, e che RACCONTANO DI VUOTI DELL’ANIMA DI RAGAZZINI ANNOIATI E SEMPRE PIÙ PSICHICAMENTE DISTURBATI DA UNA SOCIETÀ POCO ATTENTA AI LORO BISOGNI, ma soprattutto disturbati dall’avanzare di una Pandemia che li allontana da una sana vita sociale ,e li porta ad una solitudine ANORMALE DA COVID19.
Un mix pericolosissimo di ANSIA, DEPRESSIONE, e SENTIMENTI DI ABBANDONO , NERVOSISMO, SBALZI DI UMORE, che lascia profonde cicatrici nei più soli, dimenticati e invisibili. Ansia e aggressività “EFFETTO LIMBO” allarme GIOVANI, sempre più disorientati da un mostro che sta’ divorando la loro quotidianità con l’85% dei RAGAZZINI intervistati soggetti a noia e depressione.
Ma NON SOLO I GIOVANI ANCHE GLI ADULTI PURTROPPO STANNO RISENTENDO DELLA SITUAZIONE. SONO i più “SOLI” infatti ad essere sempre più emarginati, troppi in Italia, persone che optavano alla propria solitudine, con passeggiate, palestra lavoro, assistenza agli animali, o semplicemente con 2 chiacchiere al bar, al panificio o con qualche conoscente, ad oggi tutto si è cancellato di colpo dalla loro quotidianità.
Ma non solo i più emarginati, anche i nuclei familiari più grandi stanno affrontando le stesse situazioni disorientanti e con effetti duraturi sulla psiche quali, Perdita del Lavoro, lutti da elaborare, relazioni sentimentali, amicali e professionali in grande trasformazione» avverte Damiano Rizzi, presidente di Fondazione Soleterre e psicologo nei reparti Covid-19. Il rischio, pensando al futuro, è che l’ansia comporti ricadute importanti sia sulla salute che sui diversi aspetti della nostra vita.
Una malattia il Covid 19 che ha disorientato e toccato profondamente psicologicamente e moralmente una società poco preparata ad una Pandemia come quella che il mondo si trova a fronteggiare da quasi un anno.
I dati sono preoccupanti e i suicidi sono aumentati. L’imprenditore angosciato dai debiti, il paziente con un disagio mentale che ‘esplode’ durante l’isolamento, il paziente Covid positivo che teme di morire o di contagiare i suoi cari e decide di farla finita, come l’infermiera che lavora nei reparti di terapia intensiva. Le cronache dei mesi di pandemia raccontano tante storie di sofferenza e gli psichiatri lanciano l’allarme: da marzo a oggi in Italia si sono registrati 71 suicidi e 46 tentativi di suicidio che si ritiene siano connessi in maniera diretta o indiretta al coronavirus.
LA PREVENZIONE E ‘TUTTAVIA POSSIBILE, non solo imparando a riconoscere i segnali d’allarme ma anche recuperando il significato di rete sociale, soprattutto in questo difficile periodo: l’isolamento è uno degli elementi che possono precipitare il disagio psichico, ma è ben diverso dal distanziamento fisico necessario a contenere il contagio. Si può essere distanti ma vicini, stando accanto agli altri pur nel rispetto delle disposizioni anti-Covid più rigide.
Cercare di mantenere il più possibile le abitudini di sempre, fare sport, ascoltare musica, dedicarsi agli hobby che molte volte non si sono potuti coltivare per il poco tempo a disposizione , parlare con amici e parenti e non chiudersi in sé stessi, ma condividendo paure e pensieri con altri……. E valutando di contattare specialisti quando le avvisaglie si fanno più preoccupanti.
Siamo uomini, e come tali viviamo, ridiamo piangiamo e siamo fatti di emozioni, emozioni e vuoti dell’anima che molto spesso risiedono nelle nostre menti, nei nostri cuori e che senza preavviso, emergono, prepotenti tentando di soffocare quell’innata voglia di vivere che, nonostante tutto, deve sempre prevalere a difesa dell’inspiegabile MIRACOLO che si chiama Vita.