La situazione sta lentamente, molto lentamente, tornando alla normalità. Durante tutta la mattinata però, in città si è assistito a vere e proprio scene di panico, o se preferite di psicosi da rifornimento. Da nord a sud, comprese le autostrade, centinaia di automobilisti sono rimasti fermi in coda ai vari distributori in attesa che le autocisterne, dopo i sei giorni di blocchi di Forza d’urto, movimento dei Forconi e autotrasportatori, potessero raggiungere destinazione. Dal tardo pomeriggio di ieri, subito dopo la notizia dello stop alla protesta, le stazioni di servizio sono letteralmente state prese d’assalto. Un sabato sera trascorso in modo insolito per quanti hanno deciso di sostare nei pressi del benzinaio più vicino e mettersi al sicuro per la settimana.
Ad “alimentare” la psicosi, il prossimo sciopero dei benzinai la cui date, tuttavia, devono ancora essere stabilite. La protesta era infatti stata programmata per domani, ma anche alla luce di quanto avvenuto in Sicilia si è deciso di posticiparne la data di inizio. Una rassicurazione che non è però bastata a quanti hanno preferito mettersi in fila, di notte e di giorno, armati di bottiglie, bidoni e altri contenitori.
Necessario in molti casi l’intervento delle forze dell’ordine per regolare il traffico, soprattutto all’incrocio tra via Garibaldi e viale della Libertà, di fronte la Prefettura. Il rifornimento Agip, così come altri, è stato invaso (vedi foto), ma il concomitante passaggio dei tir che hanno abbandonato gli imbarcaderi di Villa San Giovanni, dove sono rimasti bloccati per via della protesta, ha completamente mandato in tilt la circolazione. Immancabili i diverbi tra gli automobilisti, esasperati dall’attesa e da quanti hanno fatto il pieno di bidoni, impedendo però di fare il pieno alle auto regolarmente in coda.
Saracinesche abbassate ancora in molte stazioni di rifornimento, sia in centro che nelle zone periferiche, per tornare a regime sarà necessario attendere almeno altri due giorni. Da domani, invece, prevedibile assalto ai supermercati per rifornire frigoriferi e congelatori. Anche questi rimasti a secco. (ELENA DE PASQUALE)