Mancanza di pulizie, carenze igienico sanitarie, risorse insufficienti persino per comprare articoli di cancelleria, personale costretto a rimetterci di propria tasca anticipando le somme necessarie proprio all’acquisto di toner, risme di carta e persino carta igienica. Ebbene, quando appena descritto non corrisponde all’ “immagine di uffici del terzo mondo” nel senso geografico del termine, bensì agli uffici della Regione dove a causa dell’inconcludenza amministrativa del governo Crocetta, si assiste ad una non-gestione della cosa pubblica. A denunciare, per l’ennesima volta, la condizione di disagio dei uffici periferici della Regione, è la FP CGIL.
La segretaria generale, Clara Crocé, e la coordinatrice del comparto, Rosa Raffa, si fanno portavoce del malcontento di quei lavoratori che, in molteplici occasioni, sono stati ingiustamente accusati di essere il “male” della pubblica amministrazione e di essere soprattutto dei fannulloni. “E’ una situazione a dir poco invivibile e paradossale – dichiarano le sindacaliste – soprattutto perché per gli uffici della Soprintendenza ai BB.CC. e i siti archeologici , gli uffici in questione dovrebbero essere il “cuore” del rilancio dell’economica siciliana. In questa Regione, però, tutto è il contrario di tutto e il risultato è purtroppo sotto gli occhi di tutti”.
I dipendenti della soprintendenza sono costretti a operare in dei locali insalubri ammassati nelle stanze senza che venga rispettato nessun requisito minimo sulla sicurezza. Intollerabile l’assenza di risorse per provvedere anche alle minime manutenzioni e all’espletamento dell’ordinaria amministrazione. Ferme anche le missioni dei dipendenti .Precedentemente due macchine di servizio servivano a tutti gli uffici regionali della provincia. Adesso le macchine possono muoversi solo per 50 KM ( andata e ritorno) ,oltre tale limite Il personale è costretto a spostarsi con i mezzi pubblici e ad anticiparne le spese. Una vera follia specialmente per raggiungere i cantieri non serviti dai mezzi pubblici. Esemplare, in negativo,della cattiva gestione, è il teatro antico di Taormina: “Per la manutenzione ordinaria e straordinaria del sito dovrebbe per convenzione intervenire il Comune di Taormina utilizzando il 30% degli incassi del teatro stesso. Peccato però che tutto ciò non avviene, il sito versa in condizioni igienico sanitarie inconcepibili: dalla “Casina degli inglesi” dove i custodi svolgono servizio notturno di tutela e vigilanza con soffitti pieni di muffa e i bagni dei dipendenti e dei visitatori in condizioni indecorose, a tutti gli altri locali ,ivi compresa la biglietteria che avrebbe bisogno di lavori di manutenzione.
La Fp Cgil ha chiesto a tal riguardo una ispezione alla ASP competente, stante il mancato intervento degli organi competenti”. Il problema sembra sia nato dal mancato invio, da parte della Regione,del 30% degli incassi al Comune di Taormina per l’anno 2015. Che, quindi, non può provvedere ai lavori di propria competenza ai sensi della convenzione sottoscritta con il dipartimento beni culturali”. In questa vicenda non si capisce bene di chi sia la responsabilità se del Comune di Taormina che non provvede o del dirigente del Parco Archeologico di Naxos che non richiede quanto necessario per la buona tenuta del Teatro o del Dipartimento Beni Culturali che non provvede ad inviare le risorse necessarie al parco Archeologico A prescindere dalle responsabilità, in tutto questo bailamme a farne le spese è il personale nei siti e negli uffici del dipartimento bb.cc., con accuse, come è successo qualche settimana fa da parte del programma Striscia la notizia, rivolte ai custodi del sito di Villa Romana di Patti come dipendenti che sanno solo pulire le casse della regione. Qualche anno fa un attacco simile sempre da parte di Striscia la notizia l’hanno subito i custodi del Teatro Antico di Taormina rei a detta della giornalista dell’assenza di materiale turistico e dell’erba alta nelle gradinate del teatro. Un attacco ingiustificato, sostengono le sindacaliste, considerato che sia la stampa del materiale turistico che la scerbatura del sito è un compito che dovrebbe espletare il comune di Taormina sempre in virtù della convenzione stipulata ai sensi dell’ art. 7 della l.r. 27/4/1999 n. 10 e s.m.i.
Ma la situazione di sofferenza per l’invio di esigue risorse per la tenuta degli uffici è generalizzata in tutti gli uffici dell’amministrazione regionale. Per esempio, a causa della riduzione delle somme assegnate al dirigente del servizio sono state diminuite le numero di ore a disposizione della ditta per effettuare le pulizie dei locali del Genio Civile di Messina dove mancano i requisiti minimi per l’igiene e la sicurezza dei dipendenti e dei visitatori. La mancanza di manutenzione dei locali e degli impianti tutti reca danno all’immagine oltre che alla sicurezza dei lavoratori e dei professionisti che giornalmente lo frequentano. La mancanza di risorse incide anche sul materiale di cancelleria e per il funzionamento di pc e stampanti, tanto che appena le esigue risorse finiscono molti professionisti ormai si presentano in ufficio con risme di carta e ricambi per cartucce. Così come il Servizio XIV – CPI di Messina non si trova in condizioni migliori. Dal 1 dicembre praticamente senza ditta di pulizie, contratto scaduto gara espletata ma non si possono assegnare i lavori alla ditta vincitrice perché il dipartimento Lavoro non è in condizione di firmare il contratto per mancanza di copertura finanziaria. I locali frequentati giornalmente da centinaia di persone versano in condizioni igienico sanitarie al limite della vivibilità e con un rischio concreto sia per gli utenti che per i lavoratori di contrarre malattie.
Questi alcuni esempi nei prossimi giorni- concludono Crocè e Raffa- la FPCGIL denuncerà attraverso un report anche fotografico il totale fallimento del governo regionale verso le politiche che riguardano la pubblica amministrazione in provincia di Messina.