FRANCAVILLA DI SICILIA ricorderà a dovere Rodolfo Amodeo, giornalista e uomo di grande cultura prematuramente e improvvisamente scomparso nei giorni scorsi all’età di 54 anni. Lo ha assicurato il sindaco, Vincenzo Pulizzi. Sono d’accordo assessori e consiglieri, di maggioranza e minoranza. Rodolfo Amodeo merita una iniziativa importante.
Il decesso al tempo del coronavirus non consente che si celebrino funerali. Così non è stato possibile dare l’ultimo saluto a Rodolfo a causa dei provvedimenti restrittivi che vietano assembramenti. Sarebbero stati in tanti a dire “arrivederci” a Rodolfo.
Giornalista professionista scrupoloso e attento. Puntuale, arguto, profondo e mai sopra le righe. Ma soprattutto uomo di straordinaria generosità ed eleganza. Ha scritto la storia della Valle dell’Alcantara degli ultimi trent’anni con passione. Ha esaltato la sua cultura. Ha raccontato fatti e personaggi. Francavilla di Sicilia, dove risiedeva, ha perso un punto di riferimento importante.
Senza Rodolfo e i suoi racconti, la cittadina valligiana non sarà più la stessa. Con Rodolfo ho avuto il piacere di condividere diversi anni di lavoro (dal ’95 al 2001) al Corriere del Mezzogiorno: io da Messina, lui da Francavilla, da dove, insieme ad altri preziosi collaboratori, raccontava quotidianamente le cronache della Valle dell’Alcantara, redigendo quotidianamente una pagina del giornale. Un percorso che ci ha portato a Roma per gli esami di giornalista professionista. Le nostre strade, sotto il profilo lavorativo, si sono successivamente divise. L’affetto e la stima sono rimasti tuttavia immutati. Con Rodolfo non poteva essere diversamente. La sua morte lascia un vuoto doloroso. (Carmelo Caspanello)